Finalmente anche l’ultimo nodo è stato sciolto, in casa GSA Apu Udine: mancano appena tre giorni all’esordio in campionato per la formazione bianconera, ma il mercato è ancora parecchio in fermento.
Dopo aver tagliato Eddie Delegal e non aver trattenuto Remy Barry, infatti, la società friulana ha deciso di mettere da parte anche Tyler Laser: il ventottenne playmaker con esperienze in Grecia ed a Cipro non ha convinto appieno, ed infatti nei giorni scorsi la dirigenza si era orientata su giocatori del calibro di Andre Collins, Keydren Clark e Jacopo Giachetti. Nessuno dei tre obiettivi è però stato raggiunto, dunque la GSA ha cercato un’alternativa valida sul mercato, trovandola in Andrea Traini (180 cm, 1992), razzente playmaker cresciuto nelle giovanili di Pesaro e con esperienze nella prima squadra della Scavolini, nel Napoli Basket ed a Recanati.
Giocatore brevilineo, ma dotato di buone capacità offensive, non è un regista classico ed ha diversi punti nelle mani: nella passata stagione, con la maglia di Recanati (A2 Est), ha viaggiato a 9.5 punti e 3.4 assist di media, tirando con il 42% da due, il 32% da tre ed il 75% ai tiri liberi. Potrà ricoprire senza problemi il ruolo di playmaker titolare e Udine, così facendo, ha ancora uno spot libero per un giocatore americano: non è un mistero che, dopo le rinunce a Collins e Clark, la società presieduta da Alessandro Pedone stia cercando con insistenza Reggie Holmes, guardia di 193 centimetri che nella passata stagione è stato uno dei protagonisti della Leonessa Brescia che ha guadagnato la Serie A.
Con Okoye e Traini come nuove addizioni nel motore, la GSA Apu Udine cambia completamente volto: in attesa della possibile definizione con Holmes, starà ora a coach Lino Lardo cercare l’amalgama migliore nel poco tempo a disposizione prima dell’esordio in campionato.