Sulla stampa di settore, l’Ubc Udine era stata definita in maniera molto azzeccata la squadra “più indigena” della C Silver: ed in effetti è proprio così, visto che praticamente tutta la rosa della squadra friulana è cresciuta in casa. Anche gli acquisti estivi come Guadagni, Cianciotta, Pignolo e Zakelj sono ritornati all’ovile, dopo aver fatto delle esperienze in regione: l’Ubc Udine rimarrà ancora una volta quella sorta di meravigliosa squadra – laboratorio, dove il ruolo dell’alchimista è stato consegnato nuovamente ad Andrea Paderni. Il coach friulano ha voluto puntellare l’area con l’arrivo di un centro di peso come Idelfonso, coprendogli peraltro le spalle con un altro lungo puro, Alberto Bianchini da San Vendemiano. Le partenze estive non sono state indolori, ma si tratta di ragazzi che vogliono giocarsi la loro chance come Bacchin (Corno di Rosazzo) oppure di giocatori che hanno avuto opportunità di studio lontano da casa e vogliono sfruttarle (Gambaro): l’Ubc Udine, però, non rimarrà di certo priva di giocatori perchè il lavoro strutturato sul settore giovanile è alacre e preciso, dunque la tradizione al PalaBenedetti rimarrà immutata.
ACQUISTI: Idelfonso Fabiano (Tolmezzo, C2), Guadagni Gianmaria (Cbu Udine, D), Cianciotta Matteo (Tolmezzo, C2), Pignolo Samuele (DGM Campoformido, D), Zakelj Alessio (DGM Campoformido, D), Bianchini Alberto (Rucker San Vendemiano, C)
CESSIONI: Santini Leonardo (Luiss Roma, B), Gambaro Andrea (free agent), Maran Michele (Cbu Udine, D), Bacchin Marco (Corno di Rosazzo, C Gold), Gaspari Filippo (free agent), Feruglio Andrea (Corno di Rosazzo, C Gold), Paoloni Tommaso (free agent), Bon Davide (free agent)
PROBABILE QUINTETTO: Tirelli, Cianciotta, Floreani, Pignolo, Idelfonso
OBIETTIVI: dopo aver condotto un campionato dignitoso nella passata stagione, usando una formazione dall’età media bassissima, nel campionato 2015/2016 l’impressione è che il team udinese possa ulteriormente consolidarsi. Certo, le prime posizioni saranno un discorso a parte, ma è possibile lottare per uno degli ultimi posti nella griglia playoff, visto che peraltro quest’anno ci sono diversi elementi che oramai hanno un’esperienza consolidata in categoria: oltre a capitan Vischi ed al tiratore Floreani, da Tolmezzo sono arrivati Cianciotta e Idelfonso, che sicuramente possono dare il loro contributo in termini di doppia cifra. Non mancherà l’equilibrio, questa volta, visto che anche dentro l’area oltre a Idelfonso ci sono i giovani Pignolo e Bianchini, con l’affidabile Zakelj pronto a scoccare il suo micidiale tiro frontale, anche dalla lunga distanza: per la squadra più “indigena” della Serie C Silver è decisamente un bel segnale.
PUNTI FORTI: il fatto di avere un gruppo omogeneo e compatto, con elementi che già hanno giocato assieme durante questi anni; conoscersi a menadito e soprattutto avere in panchina uno stratega come Andrea Paderni può davvero fare la differenza, in un campionato come la C Silver. Il giovane allenatore udinese ha alle spalle delle stagioni ad alto livello, ma non avrà problemi a riportare il suo stile di allenamento anche “al piano di sotto”, in un campionato che peraltro lui stesso conosce molto bene. Interessante l’asse “made in Tolmezzo” formato da Cianciotta e Idelfonso: l’esterno classe 1994 ha mostrato che, con un minutaggio adeguato, può essere veramente una microonda produttiva, che insieme a Floreani risulterà indigesta dal perimetro. Idelfonso, invece, a 33 anni sembra vivere una seconda giovinezza: la passata stagione ha giocato un ottimo basket ed è stato probabilmente uno dei tre migliori centri puri della categoria; si troverà in mezzo a tanti ragazzini ma, conoscendolo, non si farà di certo problemi a portare in campo i suoi movimenti solidi e robusti in post basso.
PUNTI DEBOLI: come in ogni buona squadra “giovane” che si rispetti, quello che manca è un po’ di cattiveria. Si, perchè l’esperienza nei campionati senior c’è: a parte Idelfonso, i vari Vischi, Floreani, Zakelj, Cianciotta hanno già maturato delle annate importanti; probabilmente, se bisogna guardare al pelo nell’uovo, manca un vero leader. Capitan Vischi dovrà fare il salto di qualità e andare oltre al ruolo di leader silenzioso che dà l’esempio in campo: lui è il simbolo di questa Ubc Udine e gli potrebbe essere chiesto un contributo ancor maggiore, magari in termini di punti. La verità è che, al momento, non c’è nessuno che possa sembrare un elemento da 15 punti a partita e, stanti le partenze di Bacchin, Gambaro e Santini, tre giocatori che comunque di personalità ne avevano da vendere, l’attacco del Latte Carso sembra parecchio “spuntato”.
ROSTER: Vischi Michele (guardia/ala, 188 cm, 1993), Bulian Giacomo (ala, 187 cm, 1996), Maran Michele (pivot, 200 cm, 1996), Trevisini Giacomo (guardia, 190 cm, 1996), Andriola Stefano (playmaker, 180 cm, 1997), Floreani Tiziano (guardia/ala, 193 cm, 1993), Martinuzzi Luca (guardia, 188 cm, 1999), Cianciotta Matteo (guardia/ala, 190 cm, 1994), Idelfonso Fabiano (pivot, 198 cm, 1982), Zakelj Alessio (ala/pivot, 200 cm, 1992), Pignolo Samuele (ala, 195 cm, 1994), Tirelli Davide (guardia, 182 cm, 1996), Bianchini Alberto (pivot, 198 cm, 1995)