Terza trasferta stagionale nel campionato nazionale di Serie B maschile per la Stella Azzurra Roma. Domenica 8 novembre alle ore 18 la squadra di Germano D’Arcangeli è attesa al PalaMalè di Viterbo dai padroni di casa della Stella Azzurra Viterbo targata Terra di Tuscia, nel curioso derby “stellazzurrato” proposto dalla settima giornata del girone C. I viterbesi di coach Fanciullo, reduci dal successo interno sulla Luiss Roma per 67-54, hanno il doppio dei punti in classifica degli stellini dopo le prime sei giornate, 8 contro 4 per i rispettivi sesto e nono posto della graduatoria. Il viaggio nella Tuscia arriva alla vigilia di un poker di sfide particolarmente impegnativo per la giovane formazione nerostellata, attesa in rapida sequenza dalle prime quattro della classifica, Eurobasket Roma in casa, Cassino fuori, Palermo in casa ed infine la gara a Palestrina.
PERIODO COMPLICATO Il quintetto stellino si presenta a Viterbo reduce da due sconfitte consecutive, il -16 a Scafati per mano della Cesarano e il bruciante ko casalingo all’overtime contro Catanzaro. A questi insuccessi si è aggiunto in settimana anche il -18 subito in casa della Tiber Roma dall’Under 20 Eccellenza, composta dallo stesso roster della Serie B. A raccontare la fase particolare che sta vivendo la Stella è Andrea Antonaci: “Sicuramente è un periodo complicato ma arriva ogni anno alla Stella, di solito arriva più in là nel tempo, verso febbraio-marzo, e forse è un bene che sia arrivato così presto perché ci dà maggior tempo per trovare una chimica di squadra, che è il motivo delle recenti sconfitte”, analizza il 17enne centro nerostellato.
“OSSESSIONE DIFENSIVA” Antonaci parla del confronto che c’è stato tra giocatori nello spogliatoio per uscire dalle difficoltà dell’attuale momento: “Subito dopo la partita dell’U20 persa con la Tiber ci siamo parlati e abbiamo deciso che così non si poteva più andare avanti: abbiamo tirato fuori tutti i problemi e una volta che lo abbiamo fatto ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che ora serve trovare le soluzioni a quei problemi. In particolare serve ritrovare quell’ossessione difensiva che avevamo smarrito con le prime vittorie in Serie B e poi anche con quelle nei campionati giovanili che nel frattempo sono iniziati, dove abbiamo la sensazione che anche non giocando bene possiamo comunque vincere sempre, cosa che in B non ti permettono. Per questo in settimana stiamo puntando molto sulla difesa, dobbiamo migliorare in questo aspetto, oltre ad essere più uniti e determinati a livello caratteriale: c’è la necessità di ritrovare la concentrazione più sugli obiettivi di squadra che su quelli personali, dobbiamo imparare, infatti, che i nostri obiettivi individuali possiamo raggiungerli soltanto attraverso quelli di squadra”.
VITERBO Al PalaMalè Antonaci e compagni riabbracceranno due prodotti del vivaio stellino, il play classe ’95 Marco Giancarli (10.0 punti+1.3 assist in 29.2′ di media nelle prime 6 gare con Viterbo, top scorer della squadra con 15 punti nel successo del turno scorso sulla Luiss) e il pivot ’96 Fallou Ndiaye (1.5+1.5 rimbalzi in 5.7′): “Io e Marco siamo arrivati alla Stella dalla stessa società, la Virtus Basket Aprilia, con Fallou abbiamo condiviso gli scorsi 3 anni insieme in foresteria. Più in generale conosciamo bene tutta la squadra di Viterbo, sappiamo che dovremo contenere in particolare i loro due lunghi titolari Fabio Marcante e Valerio Marsili: è vero che hanno grande esperienza, ma noi essendo più giovani dobbiamo far uscire fuori la maggiore freschezza atletica”.
IL SOLDATO Il 2.02 apriliano è un giocatore che antepone il bene della squadra alle statistiche individuali, uno di quelli su cui D’Arcangeli sa di poter contare sempre: “Germano mi definisce un soldato perché qualsiasi cosa mi venga chiesta – fare il lavoro sporco, difendere su un esterno, non fargli prendere palla per un intero quarto – cerco di farla al massimo, trasmettendo grande energia alla squadra. Le cose su cui devo migliorare sono la difesa sugli esterni e imparare a prendere più rimbalzi perché spesso riesco a tagliare fuori l’avversario ma mi serve poi l’aiuto per catturare la palla: se migliorerò anche in questi aspetti posso aspirare a diventare un credibile giocatore professionista”.