La Castel lotta, combatte, si arrabbia, ci mette l’anima, ma alla fine deve cedere allo strapotere fisico, di centimetri e talento delle friulane-veneziane del Pordenone.
Ancora un incontro tirato fino all’ultimo come settimana scorsa a Cagliari, ma una azione da 4 punti, bomba + fallo, mette in ginocchio le lombarde a 90” dalla conclusione. Vediamo però cosa è successo prima. Pordenone porta in campo tre dei migliori prospetti a livello nazionale, se non a livello europeo, del settore giovanile di Venezia, ovvero il play Porcu, il pivot Cubaj del 99’ di 191cm e la “all-round” Sara Madera, pazzesca quindicenne di 186cm che può giocare in tutti i ruoli (vista anche in un coast-to-coast sotto gli occhi increduli del pubblico del PalaPessano).
Nella prima frazione, con una incontenibile Frantini, Castel si porta avanti, 6-8 punti di vantaggio, subito però recuperati da un’ottima Castello (20-18). Un piccolo calo di tensione porta invece le padrone di casa a dover recuperare all’intervallo, con Pordenone che indovina tutti i giochi “alto-basso” con le sue lunghe (32-39). Niente paura, l’esperienza di Stabile, per lei ancora un match da incorniciare, le soluzioni di Koufogianni e soprattutto la verve e i contropiedi di Ruisi, tengono a galla la squadra lombarda e non solo, nell’ultimo quarto Castel Carugate rimette la testa avanti e Pordenone rischia in più di una occasione di subire un break decisivo. Sul 70-68 a due minuti dalla fine le padrone di casa giocano due azioni offensive importantissime, ma che non trovano fortuna alla conclusione, mentre sul fronte opposto, Pordenone a 90” dalla fine, mette una bomba con fallo e conseguente tiro libero realizzato che ribalta il punteggio ma soprattutto è un macigno psicologico sulle avversarie che non riescono più a trovare la via della realizzazione e le friulane chiudono con altri tiri liberi nel finale, che consolidano il loro vantaggio sul 70-76 finale.
Un match equilibrato che si poteva vincere o perdere, Castel Carugate non è stata fortunata ma bisogna dare merito a Pordenone di aver lottato per 40 minuti e meritato comunque la vittoria. Ora mission impossible sul campo della capolista Broni, poi Frantini e compagne saranno attese da un altro match decisivo, ospitando il fanalino di coda Bolzano al PalaPessano il 22 Novembre.
Castel Carugate – S.R. Pordenone 70-76 (32-39)
Carugate: Frantini 22 (6/10 3/8), Stabile 13 (2/3 3/7), Ruisi 11 (4/5 1/1) Koufogianni 11 ( 3/7 0/1)
Pordenone: Madera 19 (5/12 2/2), Castello 15 (6/7 1/2), Porcu 10 (3/4 0/4)