Una Dolomiti Energia generosa quanto confusionaria esce sconfitta 75-80 dall’ultima gara dell’andata del girone A di Eurocup perdendo l’imbattibilità casalinga a spese di un Dominion Bilbao che si conferma tema consistente e ricco di talento. I bianconeri restano comunque in vetta alla classifica del gruppo A a quota 6 punti e la prossima settimana saranno attesi dal match casalingo contro l’Olimpia Lubiana, oggi sconfitto da Oldenburg.
La cronaca: la Dolomiti Energia impatta la gara con maggiore presenza a rimbalzo, sfruttando qualche errore di troppo dall’arco del team basco. Con un Sanders ispiratissimo in attacco (10 nel periodo) e con un Wright al solito bravo a fare pentole e coperchi (5 punti, 4 rimbalzi e 2 stoppate) Trento lancia la prima mini-fuga del match (15-10), subito rintuzzata da un Dominion che distribuisce bene i tiri in attacco (6 giocatori a segno). Si va al primo riposo sul 21-19 con la netta sensazione che al team di Buscaglia sia sfuggita l’occasione di avere un vantaggio maggiore.
Nel secondo quarto i trentini si disuniscono in attacco, trovando qualche soluzione offensiva solo da Poeta (5). Raul Lopez e Clevin Hannah dal perimetro, Bogris e Suarez nel pitturato fanno invece male alla discontinua difesa aquilotta. Quando coach Sito Alonso propone poi qualche brano di zona 1-3-1, la Dolomiti Energia si blocca del tutto, finendo sotto 32-41. L’intervallo lungo (36-46) arriva come una liberazione per Forray e compagni, che puniti dalla crescita delle percentuali iberiche dai 6.75 (7/17) volano negli spogliatoi per cercare di riordinare le idee.
Al rientro dal break i bianconeri si presentano con lo spirito battagliero che li contraddistingue. La pressione a tutto campo di Forray e soci crea scompiglio negli esterni baschi (48-52), ma il quarto fallo del capitano argentino e il contestuale rientro sul parquet di Hannah riconsegnano al Dominion lucidità e punti in avvicinamento al canestro (48-59). Con Sanders da playmaker la Dolomiti Energia ritrova consistenza difensiva, ma due canestroni di Mumbru e Hannah fissano sul 52-64 il punteggio al 30′.
L’ultimo quarto inizia all’insegna del nervosismo. I tecnici a coach Buscaglia, a Forray e Hannah, e a Lockett scatenano la furia del PalaTrento, rendendo la partita una battaglia senza esclusione di colpi. Sotto 55-71 e persi per falli Forray e Lockett, i bianconeri provao comunque a ricucire lo strappo. La voglia di Sutton e la pericolosità di Baldi Rossi dall’arco costringono Sito Alonso al time out (63-71 al 36′). Una tripla di Sutton fa credere nel miracolo agli aquilotti (66-71), una bomba di Baldi Rossi con aiuto del tabellone e un rimbalzo offensivo con appoggio al vetro di Wright lo materializza (74-73 al 38′). Il finale è vibrante, ma la Dolomiti Energia ci arriva col serbatoio di energie emotive in riserva: tripla di classe pura di Mumbru (74-76), Wright pesca un fallo ma fa uno su due dalla lunetta, e un palleggio-arresto tiro di Hannah dà il più tre ai baschi al 39′ (75-78). Trento gestisce male l’attacco chiave della sua gara, e dopo l’errore di Poeta da tre punti due liberi di Hannah chiudono il discorso. Finisce 75-80 con i baschi che raggiungono Trento e Nanterre in vetta alla graduatoria del girone a quota 6, con Bonn, Oldenburg e Lubiana a quota 4.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – DOMINION BILBAO BASKET 75-80 (21-19, 36-46, 52-64)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Poeta 11 (2/5, 2/6), Sanders 14 (3/5, 2/5), Pascolo 5 (1/3), Baldi Rossi 11 (1/1, 3/4), Forray 2 (1/1), Lofberg 0, Flaccadori 2 (1/1), Sutton 6 (1/1, 1/1), Lockett 12 (4/9, 1/1), Lechthaler 0, Wright 12 (5/14, 0/6). All. Buscaglia
DOMINION BILBAO BASKET: James 4 (2/3, 0/1), Rouff 7 (2/3, 1/2), Borg 0, Bertans 7 (1/5, 1/6), Mendia 0, Hannah 22 (2/4, 4/8), Bogris 4 (2/4), Mumbru 11 (1/3, 2/7), Hervelle 10 (3/5, 1/2), Todorovic 2 (1/1, 0/1), Lopez 8 (1/3, 2/2), Suarez 5 (1/1 da tre). All. Sito Alonso
NOTE – Tiri liberi: Trentino 10/16, Bilbao 14/19. Tiri da due: Trentino 19/40, Bilbao 15/31. Tiri da tre: Trentino 9/27, Bilbao 12/30. Rimbalzi: Trentino 41 (Wright 10), Bilbao 36 (Hervelle 7). Assist: Trentino 14 (Wright 5), Bilbao 16 (Hannah 4). Spettatori: 1715.
ARBITRI: Boris Shulga (Ucraina), Petar Obradovic (Bosnia), Luis Lopes (Portogallo)
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Volevamo partire forte ma non ci saremmo aspettati sarebbe stata una partita tranquilla, conoscevamo bene la forza dell’avversario. Il numero delle palle perse e dei rimbalzi difensivi tra secondo e terzo quarto è stato davvero troppo alto, e questo ha compromesso la gara, viste soprattutto le caratteristiche dei nostri e dei loro giocatori. Il Dominion Bilbao Basket è riuscita a condurre la partita per tutta la durata, e hanno meritato la vittoria. Nei minuti finali, poi, siamo riusciti a rimetterla in piedi, con determinazione e grinta, cambiando la difesa. Ci siamo costruiti una nuova partita di un minuto e mezzo, che avremmo dovuto gestire meglio dopo essere andati avanti di uno. Invece, abbiamo gestito male gli ultimi quattro-cinque possessi, e questi sono errori che non dovremo ripetere in futuro”.
Sui tanti falli tecnici fischiati nel quarto quarto.
“Gli arbitri hanno fischiato col loro metro, col loro modo di interpretare. Dobbiamo essere bravi anche a decifrare arbitraggi diversi, ho poco da dire su questo”.
SITO ALONSO (Coach DOMINION BILBAO BASKET): “Sono molto contento della prestazione della mia squadra. Sapevamo avremmo affrontato un grande team, contro cui molte squadre quotate hanno perso. All’inizio abbiamo sbagliato molti tiri da tre all’inizio e questo è stato fatale contro la Dolomiti Energia Trentino che sa giocare benissimo nei primi minuti. Dopodiché siamo cresciuti, migliorando in difesa. Ciò che mi è piaciuto di più è stato il nostro atteggiamento negli ultimi due minuti, quando siamo riusciti a essere calmi, nonostante le statistiche poco favorevoli: abbiamo dato la palla ai nostri giocatori migliori, che ci hanno fatto vincere la partita”.
Toto FORRAY (Play DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Non è stata una partita semplice, siamo riusciti a rimontare la gara alla fine, riuscendo a reagire anche grazie all’atmosfera che si era creata al PalaTrento. Sul metro arbitrale e sui tanti falli tecnici fischiati posso non essere d’accordo, ma il giudizio degli arbitri va rispettato e soprattutto non può essere una scusa. Non possiamo nasconderci dietro questo, bisogna mantenere la concentrazione sempre e comunque”.