Senigallia perde 77-79 dopo un tempo supplementare contro la “big” Poderosa Montegranaro: Alessandro Valli non riesce quindi ad aggiudicarsi il confronto con Furio Steffè e, nel postpartita, effettua la sua consueta disamina.
“Per prima cosa vorrei partire dal ringraziare la società per la bellissima sorpresa che mi ha fatto con la targa per le 100 partite come coach a Senigallia, non me lo aspettavo, è stato veramente un bel gesto. Purtroppo però difficilmente potrò dimenticare in futuro la mia centesima panchina a Senigallia, poteva essere la partita da ricordare per sempre negli annali della nostra società e invece diventerà la giornata di una delle beffe più atroci della nostra storia.
Oggi abbiamo disputato un match grandioso, il secondo tempo è stato fantastico, abbiamo annichilito una squadra imbattuta e dal roster immenso come la Poderosa, siamo andati a più 13 con tutta l’inerzia a nostro favore, abbiamo tenuto sui 60 punti un attacco dalle mille opzioni che generalmente ne segna quasi 80 a partita. Poi però ci è mancato quel cinismo che contraddistingue le grandi squadre, non abbiamo chiuso la partita nei primi minuti del quarto periodo quando Montegranaro era quasi a terra e abbiamo permesso ai nostri avversari di rientrare un pò alla volta in partita.
Segnare “solo” 2 punti nell’ultima frazione è sicuramente una nostra grave pecca, purtroppo i nostri principali terminali offensivi oggi non erano in giornata, può capitare, sarebbero bastati due-tre canestri per ridarci tutta l’inerzia, purtroppo non è successo e non possiamo celebrare un’impresa che avremmo ampiamente meritato. A onore del vero bisogna ammettere che la Poderosa, come già a loro successo nella vittoria a San severo, ha aumentato tantissimo l’intensità difensiva nell’ultima frazione di gioco, ma è anche vero che aver avuto un solo fallo fischiato a favore nei primi 8 minuti del quarto periodo contro 5 fischiati contro di noi, è stato un bel aiuto per la loro affermazione.
Nei supplementari poi ci siamo sbloccati, la partita è continuata sul filo dell’equilibrio e a deciderla sono stati gli episodi. Mi riferisco allo sfortunato rimbalzo in attacco concesso a Gatti, con palla già nelle nostre mani sul meno 1 a 19 secondi dalla fine e al fallo netto non fischiato sul tiro di Andrea Barsanti allo scadere sul meno 2.
Qui purtroppo entra in gioco un altro fattore di questo campionato e cioè il fatto che per match sentiti e intensi come questi non possono essere mandati ad arbitrare, secondo me, arbitri cosi giovani, di cui addirittura un’esordiente nella categoria. Non riescono poi com’è successo a tenere in pugno una bellissima partita ed è davvero un grosso peccato.
Ma, queste sono altre considerazioni, la realtà è che dovevamo essere più cinici nel quarto periodo e spero questa partita ci servirà da lezione per il futuro.
Da oggi però dobbiamo cambiare completamente i nostri obiettivi, l’infortunio di Barsanti (frattura scomposta del quinto metacarpo) che lo terrà fuori dai giochi per almeno due mesi, ci priva di un elemento fondamentale.
Evitare le ultime cinque posizioni della graduatoria, cioè la zona play out, deve diventare adesso il nostro primo obiettivo, la nostra concentrazione ora come ora deve andare solo su questo.
Questa cosa non significa che non possiamo qualificarci per i play off, io ho grande fiducia nella squadra, anche oggi che due nostri giocatori fondamentali non erano in giornata i ragazzi hanno fatto vedere che possiamo ugualmente giocare alla grande.
Il girone è molto complicato, squadre deboli non ci sono, vedi oggi vittoria di Martina Franca su Falconara, quindi vitale sarà per noi pensare prima di tutto ad evitare gli ultimi cinque posti, poi più avanti vedremo in che posizione ci troveremo e se il raggiungimento dei play off sarà ancora fattibile.
Io ci credo fermamente anche di fronte a tutta questa sfortuna che oggi ci ha colpito, spero i nostri tifosi ci vengano a sostenere ancora di più, proprio e anche per questa emergenza che si è venuta a creare”.