Pallacanestro Trieste, un’altra trasferta persa: a Treviso non si passa

Primi due quarti positivi per i biancorossi, che nella ripresa accusano il veemente ritorno della formazione di Pilastrini: miglior marcatore Zahariev a quota 18.

Roberto Prandin allarga le braccia: per il veneto, una specie di derby contro Treviso.

Alla Pallacanestro Trieste 2004 non bastano i due primi ottimi quarti per uscire col sorriso dal Palaverde di Treviso: la De’ Longhi si sveglia nei secondi venti minuti e, dopo due sconfitte di fila, ritrova la vittoria in campionato. Finisce 69-55 per i padroni di casa, abili a costruire un’ottima ripresa e a scavare un solco importante nel terzo quarto, con il 26-9 di parziale interno che ha cancellato le illusioni giuliane di portare a casa i primi due punti in trasferta della stagione.

Parecchi errori in attacco, da ambo le parti, caratterizzano i minuti iniziali di gara: al 3’ è 5-2 Treviso sulla tripla di Fabi, a cui risponde Parks con un appoggio al tabellone. Sono poi ben dieci punti di Zahariev a regalare il primo vantaggio esterno del match al 6’, sul 9-14 per gli ospiti e con una Trieste efficace anche nel recuperare qualche pallone prezioso per poi riversarsi in contropiede. Rinaldi rompe l’empasse trevigiana con un semi-gancio vincente, a cui si associa poi Powell con due tiri liberi (13-14 all’8’), i giuliani concludono in crescendo il quarto con altri due punti di Zahariev, per il +3 al 10’.

La De’ Longhi va sotto di sette in apertura di seconda frazione, sulla realizzazione dall’angolo di Prandin (15-22): Treviso perde temporaneamente Powell per infortunio, Trieste mantiene invece una discreta lucidità in attacco, riuscendo a mantenere quasi del tutto le distanze sino al 15’ sul 17-23. I padroni di casa tentano di sfruttare la buona vena di Fabi, migliore dei suoi nella prima metà di gara: la squadra di coach Pillastrini, con un paio di gite in lunetta, recupera qualche lunghezza di svantaggio sino al 22-25, ambito in cui è la tripla insaccata da Baldasso a far tornare i biancorossi sul +6. Buon momento per i giuliani tra il 17’ e il 19’, con il 6-0 di parziale firmato da Baldasso, Coronica e Parks (26-36); è nuovamente Fabi a ricucire parzialmente lo strappo in finale di frazione, con il +8 giuliano che si materializza a metà gara.

L’inizio di terzo quarto sembra poter essere promettente per Trieste, con il piazzato dai 6 metri segnato da Pecile, tuttavia la risposta dei trevigiani è prorompente: 9-0 iniziale di parziale per i padroni di casa, che tornano ampiamente in partita sul 37-38. La schiacciata di Zahariev dà una boccata di ossigeno ai biancorossi, ma tre punti consecutivi di Ancellotti regalano la parità al 15’ per Treviso, con il vantaggio interno che si concretizza qualche secondo più tardi grazie a Powell (42-41). In questa fase l’inerzia è totalmente nelle mani della De’ Longhi, avanti di sei punti al 27’, con i giuliani che tentano una sferzata nuovamente con Pecile: le percentuali al tiro di Treviso si mantengono però caldissime e le due bombe consecutive di Corbett permettono ai trevigiani di allungare sino al +9 della penultima sirena (54-45).

La De’ Longhi allunga definitivamente nell’ultimo periodo: non si segna nei primi due minuti, è Rinaldi a rompere il ghiaccio nel quarto finale, regalando provvisoriamente 12 punti di vantaggio ai trevigiani a sette dal termine. Un piccolo lampo di orgoglio da parte di Trieste è nel segno di Prandin (60-51), tuttavia il ritmo è comandato dai giocatori della Marca sino al termine: quattro punti di Ancellotti, poi il 2+1 di Fantinelli regalano il 68-53 che a tre minuti dalla fine chiude anticipatamente i conti in favore di Treviso.

De’Longhi Treviso-Pallacanestro Trieste 2004 69-55 (13-16, 28-36, 54-45)

De’Longhi Treviso: Corbett 11, Legnaro ne, De Zardo ne, Malbasa, Fabi 14, Busetto, Spessotto, Fantinelli 8, Powell 14, Rinaldi 5, Negri 3, Ancellotti 14. All. Pillastrini
Pallacanestro Trieste 2004: Parks 8, Bossi 2, Coronica 2, G.Gobbato ne, Ferraro ne, Pecile 4, Baldasso 5, Landi 4, Prandin 8, Pipitone, Canavesi 4, Zahariev 18. All. Dalmasson