Dopo lo stop forzato dovuto al rinvio della gara di Montebelluna (in casa della DB Group la Falconstar giocherà la sera di mercoledì 23 dicembre), la Energy Lab torna in campo, ospitando domenica alle 18 alla Polifunzionale la Rucker San Vendemiano, una delle squadre più attrezzate del girone o meglio “la prima candidata alla promozione” secondo coach Franceschin.
Sarà una gara sulla quale pesano varie incognite, dalla condizione fisica generale della squadra biancorossa, al turno di riposo che non ci voleva proprio quando la squadra aveva ritrovato i 2 punti nella convincente gara giocata contro Mestre. “Certamente non sono contento di non aver giocato a Montebelluna, quando spezzi il ritmo diventa una difficoltà in più – ammette il tecnico della Energy Lab – ma è andata così, sono cose che succedono e non possiamo farci niente se non ritrovare la massima concentrazione in vista della gara della Rucker, resa ancor più complicata, se possibile, dal fatto che da due settimane in pratica non ci alleniamo al completo”.
Per la gara di domenica la Falconstar dovrebbe comunque avere a disposizione tutti gli effettivi, seppur alcuni di essi acciaccati, con l’unico dubbio riguardante il febbricitante Andrea Colli. Un Colli però che vuole essere a tutti i costi della gara anche perché è atteso dalla grande sfida sotto i tabelloni con Carlesso: a livello statistico, sono i due migliori lunghi del torneo. “San Vendemiano ha una rosa fortissima e completa – sottolinea coach Franceschin – lo scorso anno sfiorarono la promozione ai play-off e quest’anno a mio avviso sono i primi candidati a centrarla, anche se le recenti sconfitte (due consecutive, ndr) mi fanno pensare che stiano attraversando uno di quei classici momenti di difficoltà che capitano durante una stagione”. Si affrontano dunque due squadre con obiettivi diversi e come sempre accade in questi casi, al di là delle sorprese tattiche che un tecnico come Franceschin ha sempre dimostrato di avere nella valigetta, ciò che deve fare la squadra sfavorita, ovvero la Falconstar, è trovare nuove risorse, o meglio rispolverarne di antiche.
“Risorse che appartengono da sempre alla famiglia Falconstar – conclude il coach – il carattere, il cuore e l’apporto del pubblico monfalconese. Il bello del basket è anche questo, andare a caccia della piccola impresa sovvertendo il pronostico. Perché questo capiti necessitiamo che tutto giri bene e che tutte le componenti collaborino, naturalmente anche i nostri tifosi”.