Aveva puntato tutto su atteggiamento e spirito, alla vigilia, coach Federico Franceschin, e la sua squadra ha risposto alla grande.
La Energy Lab Falconstar è uscita dal Pala Opitergium con due punti più sperati che attesi, e taglia il traguardo del giro di boa con tutto un altro morale rispetto a una settimana fa post sconfitta interna con Padova. La posizione in classifica non è variata di molto, ma con questo successo esterno la Falconstar chiude l’andata con un bilancio di -1 tra sconfitte interne (3) e vittorie esterne (2), un bilancio accettabile considerati i vari intoppi, ma soprattutto un bilancio in linea di galleggiamento con l’obiettivo salvezza (arrivando tra le prime 10 in questo campionato a 15 squadre ci si salva in anticipo). Inoltre adesso si può guardare al delicato trittico Conegliano-Spilimbergo-Arzignano con ottimismo e convinzione.
La scelta del tecnico triestino, quella del “conta prima di tutto la testa, poi tutto il resto, tattica compresa”, è stata ben esplicitata dalle scelte di campo: niente alchimie tattiche e difesa a zona, come tutti si aspettavano considerato il divario sotto i tabelloni (Basei e Raminelli contro un pacchetto lunghi orfano di Colli), ma battaglia uomo contro uomo, puntando sulle responsabilità individuali. Scelta azzeccata. “La difesa di capitan Benigni su Basei è stata monumentale – analizza il coach – ma tutta la squadra ha fatto una grande partita difensiva. Dal -8 del 5’ al +18 del 35’, ballano 26 punti, vuol dire che abbiamo dominato per 30’. Limitato Basei (soli 11 punti con 3/9 dal campo, ndr), abbiamo potuto far valere le nostre qualità nel reparto esterni”. La precisione al tiro (14/27 di squadra da 3 punti, con Bonetta e Petrovic sugli scudi) ha completato la serata perfetta di un gruppo che ha saputo sfoderare una delle migliori prestazioni stagionali in un momento di estrema difficoltà, più mentale che tecnica o atletica. Ottima anche la gara di Max Moretti, alla miglior prestazione in maglia biancorossa.
“L’assenza di Palombita e Tridente ci ha facilitato difensivamente il compito – continua il tecnico triestino – abbiamo potuto concentrarci sulla difesa sui lunghi. In attacco il mis-match era a nostro favore a abbiamo dimostrato ancora una volta di trovarci meglio contro una squadra alta e pesante che ha maggiori difficoltà a seguirci sul perimetro. Sono stati bravi i nostri piccoli a giocare con pazienza, a sfruttare il “penetra e scarica” che ci ha consentito di trovare buoni tiri. Abbiamo giocato un basket logico, ora possiamo prepararci per i prossimi impegni con il morale alto e più serenità”. Il neo della partita è l’infortunio al ginocchio capitato a Scutiero in un’azione difensiva: il playmaker triestino è uscito nel secondo quarto e non è più rientrato. Oggi (martedì) si sottoporrà a una visita specialistica e poi probabilmente ad esami strumentali per verificare l’entità del danno. “Sicuramente dovremo fare a meno di lui per un periodo, quanto lungo lo sapremo nei prossimi giorni – conclude il coach – non ci voleva proprio adesso che potevamo avere le rotazioni al completo”.