Andrea Bargnani comprende appieno una cosa quando si tratta di parlare dell’obiettivo di raggiungere le Olimpiadi di Rio attraverso il FIBA Olympic Qualifying Tournament di Torino: ogni secondo e ogni minuto di qualsiasi partita avrà un’importanza cruciale e qualsiasi errore potrebbe rivelarsi fatale.
Mai parole furono più vere: a Torino, cosiccome nei tornei di qualificazione a Belgrado e Manila, ogni squadra affronterà i propri avversari di girone; al termine del gironcino, si passerà alle semifinali, andando ad incrociare una squadra dell’altro girone di qualificazione. I due vincitori della semifinale andranno poi a giocarsi un posto per le Olimpiadi.
Ogni partita sarà importante: le sconfitte possono eliminare le squadre dalla contesa olimpica. L’Italia affronterà la Tunisia il 4 luglio nella prima partita del Gruppo B e quindi la Croazia il giorno seguente; la Grecia, il Messico e l’Iran formeranno invece il Gruppo A.
Italia si giocherà le proprie possibilità, dopo aver giocato molto bene l’anno scorso al EuroBasket e rimanendo fuori dalla zona medaglie solo dopo aver subito una sconfitta al supplementare per mano della Lituania nei quarti di finale. Gli azzurri, che hanno giocato duro e con un sacco di brio, hanno chiuso al sesto posto agganciando un posto per la qualificazione olimpica.
Bargnani, parlando a Gazzetta TV relativamente al torneo di qualificazione preolimpico in Italia, ha detto: “E’ un formato strano, che penso nessuno di noi abbia mai affrontato”.
Il vecchio formato a 12 squadre è stato utilizzato ai OQTs precedenti di Atene (2008) e Caracas (2012).
Bargnani è comunque molto elettrizzato per l’opportunità di lottare non solo per un posto alle Olimpiadi, ma di farlo davanti ai suoi connazionali. Il “big man” dei Brooklyn Nets non ha mai giocato in un torneo importante, in Italia, con la nazionale maggiore: questo dovrebbe contribuire in maniera sensibile ad avere un sesto uomo alle proprie spalle.