Kenneth Faried e il ritorno al 2014, al Mondiale FIBA: non uno dei giocatori più famosi degli Stati Uniti prima del torneo, sicuramente tra i più celebri nel momento in cui ha lasciato la Spagna. In ogni partita degli Stati Uniti, Faried ha piazzato prestazioni sbalorditive che hanno fatto alzare i tifosi in piedi.
Ha apprezzato l’esperienza: non solo ha giocato a fianco dei migliori giocatori degli Stati Uniti, ma anche contro il meglio degli altri paesi. Faried ha giocato così bene da guadagnarsi un posto nel quintetto ideale della manifestazione con il connazionale Kyrie Irving, lo spagnolo Pau Gasol, il francese Nicolas Batum e il serbo Milos Teodosic.
Ma cos’è successo da quel momento al ventiseienne Faried? L’ala forte sta continuando a giocare per i Denver Nuggets, in NBA; come ha sempre fatto, sta producendo prestazioni spettacolari.
Se il suo viaggio verso la gloria con gli Stati Uniti è stato vincente, nella NBA il percorso è senz’altro più arduo: con 21 vittorie e 32 sconfitte, i Nuggets stanno lottando per raggiungere la post-season. Il nativo del New Jersey, però, crede ancora che insieme ai suoi compagni si possa piazzare, con i suoi Nuggets, nelle prime otto della Western Conference. “Colmeremo il gap e arriveremo ai playoff”, ha promesso. “Abbiamo ancora venti partite, dobbiamo spingere al massimo per cercare di raggiungere l’obiettivo, dobbiamo accettare la sfida di giocare ogni sera per vincere, abbiamo il potenziale per farlo”.
Questo rifiuto della sconfitta è un atteggiamento che, per Faried, è un’ottima carta da giocare per essere presente nei dodici che comporranno la rosa della nazionale americana che competerà alle Olimpiadi quest’estate. Faried sa tutto delle Olimpiadi: ha guardato i suoi connazionali prendere parte alla cerimonia di apertura e ha sentito parlare del villaggio olimpico; ha visto anche gli americani vincere partite importanti, tra cui un paio di finali emozionanti contro la Spagna nel 2008 e nel 2012.
Così, quando gli viene chiesto da FIBA.com se ha sognato di avere una medaglia d’oro appesa al collo nella prossima estate, a Rio de Janeiro, in Brasile, ha risposto in senso affermativo. “Assolutamente”, ha detto. “Sarebbe fantastico. Voglio essere lì, vincere una medaglia d’oro e godere di una grande esperienza in un paese meraviglioso. Credo di essere in grado di fare la squadra e ottenere una seconda medaglia d’oro, ma Olimpica questa volta”.