Si affrontano domenica alla Kioene Arena le due neopromosse del girone B. Rispetto alla ripescate Firenze e Moncalieri le due Venete possono infatti vantarsi di una promozione ottenuta sul campo nei durissimi play-off che hanno chiuso la stagione 2015. Vicenza aveva condotto a lungo nella stagione regolare e per ottenere il passaggio di categoria ha dovuto sudare le classiche sette camice vincendo gli spareggi tra le seconde. La Broetto, esplosa nel girone di ritorno, ha raggiunto la post season in uno stato di forma tale da farne assieme a Ortona l’imbattuta delle serie play-off della categoria.
Per la stagione d’esordio in serie B due scelte opposte. Mentre Padova ha premiato con la conferma tutti gli artefici della grande stagione, Vicenza è ripartita da zero, o meglio dai fratelli Campiello e dalla guardia Benassi, cambiando oltre alla gran parte dei giocatori anche l’intero staff tecnico. Arrivati a tre quarti dell’annata la classifica premia indiscutibilmente i berici che guardano i cugini dall’alto dei loro 26 punti, ben dieci in più dei patavini, però già all’andata la differenza non fu evidente, vinsero i padroni di casa ma solo alla fine dopo una partita equilibrata e decisa
Vicenza è ormai certa dei play-off e sta lottando per migliorare la sua posizione nella griglia, attualmente è settima ma davanti a soli 2 punti ci sono 3 squadre e quindi potrebbe addirittura arrivare al quarto posto.
“Loro ci guardano – sono le primissime parole di coach Friso a Paola Marini per Il Pappagallo, l’organ house societario – dall’alto dei loro 26 punti. All’andata abbiamo giocato alla pari e perso di 4 allo scadere. Il Vicenza è sicuramente la sorpresa del nostro girone, da neo promossa è nel tabellone dei play-off. Nel loro roster troviamo Marco Pasqualin, rivelazione del campionato, 1997, sta conducendo la squadra ai play-off con il piglio del veterano. Gioca con grande autorità, grande sicurezza, bravi a dargli così tanta fiducia che lui ripaga ampiamente. Gianluca Valesin, 1992, guardia tiratrice, il loro migliore realizzatore, prodotto del vivaio della Benetton Treviso, la scorsa stagione giocava con il Caorle, ottimo tiratore soprattutto in uscita dai blocchi. Pivot titolare Claudio Nobile, 1982, 206 cm., veronese, veterano, fratello di Matteo Nobile, giocatore con ottimo tiro, ottimi fondamentali e molto bravo nei passaggi, all’andata ci fece 20 punti. Pasqualin, Valesin e Nobile sono il trio che ha completato il nucleo storico formato dai due fratelli Campiello, Umberto e Andrea, due vicentini purosangue, due giocatori rocciosi che assieme assicurano alla squadra almeno una media di venti punti a partita. Andrea, il più giovane ha giocato per coach Daniele Rubini a Padova. Fabio Stefanini, di quasi 2 m., fisicatissima ala piccola, viene dalla Reyer, roccioso, difensore quasi sempre impegnato in missioni speciali contro l’avversario più dotato della squadra avversaria e Nicola Boaro, play-maker, ’92, proviene dal vivaio della Benetton, per anni lo abbiamo incrociato a Montebelluna in C. Completa il gruppo di esterni Luca Benassi, 1981, veterano, cresciuto alla Virtus Bologna come il nostro Stevan, per anni a Marostica in serie B. Mortifero tiratore, uomo di grande esperienza.”
La Virtus con Vicenza ha un rapporto particolare, legato alle due stagioni che all’inizio degli anni 90 la videro trasferirsi con la sua prima squadra per unirsi alla Pallacanestro Vicenza di allora (l’attuale è risorta nel 2012, da qui il nome).
“Oggi siamo rivali – ricorda coach Friso che in quegli anni era responsabile del settore giovanile e allenava gli Junior della società padovan-vicentina – ma agli inizi degli anni 90 abbiamo lavorato assieme in un’unione di forze che aveva portato la prima squadra in A ed aveva creato un settore giovanile tra i più forti d’Italia. Problemi economici hanno creato lo scioglimento della società nel ’93. Da quelle ceneri sono passati anni e domenica siamo ancora assieme, uno contro l’altro questa volta, in un derby di serie B che speriamo coinvolga il pubblico. Sarà una bella e sana rivalità tra dirigenza e staff tecnico che si conoscono da anni, ma alla palla a due tutto cambia e l’amicizia sarà dimenticata.”
Il derby di domenica non ha solo una valenza romantica ma appare come la pietra d’angolo della stagione. Per Vicenza una vittoria vorrebbe dire entrare tra le migliori, per la Broetto vincere sarebbe un passo decisivo per un girone di ritorno che porti i virtussini a respirare aria di zone nobili della classifica.
“Noi siamo in un buon momento di forma ma lo sono anche loro. E’ un derby fondamentale, due punti che non possiamo lasciare indietro. Sarà una partita molto fisica dove le difese cercheranno di imporsi, il duello sotto i tabelloni sarà fondamentale. Servirà una grinta speciale, una forte determinazione per coprire il gap di cm e kg che noi abbiamo rispetto a loro, ma la motivazione sarà alle stelle.”
Per il grande evento è atteso il pubblico delle occasioni speciali, annunciata la presenza dei rappresentanti delle istituzioni, dei vertici della federazione regionale e provinciale. Tante le iniziative organizzate da Paola Marini per aggiungere spettacolo allo spettacolo, in più ci sarà l’occasione per gli appassionati del basket di farsi onore aiutando Telethon che sarà presente all’interno del palazzetto in virtù di una comunione sociale con la Virtus Padova.