Il tema della vigilia era la ricerca da parte di entrambe le squadre di punti salvezza. La Virtus Venezia, animata dalla possibilità di agganciare la zona playout ed evitare la retrocessione diretta, il Caseificio Lessinia Bolzano alla ricerca obbligata dei due punti per cercare di evitare gli stessi playout.
Una partita ricca di tensione e di nervosismo quindi quella disputata all’Arsenale, con un utilizzo intenso ed agguerrito delle difese che hanno dominato gli sviluppi delle azioni. Entrambe le squadre, complice il nervosismo da parte veneziana e la complessità logistica della trasferta da parte altoatesina (tempaccio infame), hanno avuto percentuali di tiro inferiori al solito, come testimoniato dal punteggio. Sono state costruite da entrambe le parti molte ottime azioni, non premiate da sufficiente tranquillità in fase di realizzazione. A tratti il gioco ha fornito spunti di agonismo intenso e momenti abbastanza concitati, classici di chi deve competere con una classifica complicata.
La Virtus Venezia ha offerto una resistenza strenua e vigorosa, nonostante alcune assenze importanti e ha dato l’impressione di essere team ricco di orgoglio. Il Caseificio Lessinia Bolzano ha faticato molto per avere ragione delle lagunari e solo un terzo tempo di ottimo livello ha consentito la conquista dei due punti. La gara inizia con Bolzano ben disposta in difesa e reattiva in attacco. L’approccio concentrato porta ad un 0-5 iniziale, buon inizio che però con l’andare dei minuti non trova conferma a causa della difesa veneziana che diventa sempre più attenta. Anche Bolzano difende bene, recupera molti palloni ma in attacco sbaglia spesso tiri ben costruiti, cadendo nella spirale del nervosismo e dello sconforto. Il primo quarto vede in vantaggio le padrone di casa 10-7 e le operazioni nel secondo quarto non sono dissimili, con Bolzano che recupera molti palloni, costruisce buoni tiri ma “non la mette” .
Venezia allunga nel punteggio e va al riposo lungo in testa 19-14. L’intervallo è provvidenziale per Bolzano. Le ragazze biancorosse concordano un diverso atteggiamento in campo e la loro decisione cambia l’esito dell’incontro. Difesa più attenta e conclusioni più convinte consentono prima la rimonta, poi l’aggancio e l’allungo decisivo alla fine del terzo quarto (21-30). Il parziale della terza frazione (2-16) risulterà fatale alla Virtus Venezia, che nell’ultimo quarto tenta di ridurre il distacco, ma le altoatesine non si fanno sfuggire l’occasione di mantenere il controllo e regolano l’incontro mantenendo il possesso della palla.
La sirena finale consegna due punti importanti a Bolzano, in attesa degli ultimi decisivi incontri di fine campionato. Miglior giocatrice di Venezia e miglior realizzatrice dell’incontro con 19 punti Silvia Manzoni, che ha festeggiato il suo compleanno con una bella prova offensiva, fatta di fantasia e di capacità realizzativa. Per Bolzano ottima prova della difesa, poi il solito buon contributo in termine di punti di Consorti (febbricitante) e Gottardi, arricchito questa volta da una convincente prova offensiva di Maron, che con i suoi tiri ha cavato non poche castagne dal fuoco alla squadra ospite nei momenti più importanti dell’incontro.
Prossima avversaria del Caseificio Lessinia Bolzano la capolista Delser Udine.
VIRTUS VENEZIA – CASEIFICIO LESSINIA BOLZANO 36 – 41
VIRTUS VENEZIA: Mainenti 7, Haglich, Manzoni 19, Mattiello 2, Ginocchi 2, Collareda 2, Poratti, Rosa 2, Pezzutti, Beltrame, Berteggia 2. All Chirivi
CASEIFICIO LESSINIA BOLZANO: Pezzi 3, Gottardi 10, Ognibene, Testini 3, Consorti 10, Somma, Daniela Hafner 3, Miriam Hafner 3, Pannetta, Maron 9. All. Sandro Pezzi aiuto Voto aiuto Magro
Parziali: 10-7; 19-14; 21-30
Arbitri: Bergamin e Da Bello