Alla Pallacanestro Trieste 2004 Alma non si è avuta, dall’inizio della stagione ad oggi, quell’assoluta armonia che spesso costituisce la genesi della noia.
Partiti con il solito slogan, la salvezza è il nostro obiettivo principale, assunto tutt’altro che corrispondente alle qualità dei giocatori a disposizione, i biancorossi del presidente Mario Ghiacci, unico responsabile al momento delle scelte e delle decisioni, hanno anzitempo meritato un posto salvezza nella classifica.
Il tranquillo posto classifica è stato conseguito con una pletora di partite perse banalmente, successi conseguiti anche se non preventivabili e non poche difficoltà, quella per esempio della noiosa indisposizione di Aristide Landi.
Ma, come quando l’olio e l’acqua si respingono, la dea bendata ha voluto prima fermare Nelson, lo statunitense giunto in sostituzione del bulgaro Zahariev, poi bloccare Landi e per completare il tutto non dar segno di maturazione e continuità per quanto concerne la dedizione che tutto lo staff tecnico triestino dedica per il lungo Pipitone.
Quanto è occorso nonchè quanto si è ottenuto è stato premiato dalla partecipazione dei fans, pubblico sempre numerosissimo e generoso nel sostentamento come vuole l’antica tradizione degli innamorati del “balon canestro”.
Attualmente, si vedrà la consistenza dei responsabili quando si deciderà sulla sostituzione di Landi, la squadra è molto vicina alla partecipazione ai play-off entrando nei quali potrebbe anche dire di più di quanto non si immagini, sempre tenendo presente che alla promozione nella categoria super sarà designata una sola squadra dei due gironi della serie A2.
Al massimo dell’ottimismo i mai domi amanti della categoria super potrebbero pensare a una partecipazione triestina per la conquista dell’ambito primo posto, è un sogno, ma sognare non costa nulla.
Attila Frizzo