Giovanni Ianelli (Stella Azzurra Roma): “Siamo stanchi ma carichi”

Il play/guardia siciliano, oltre a giocare nelle giovanili, ha il suo spazio anche nella prima squadra che domani dovrà affrontare l'Aquila Palermo.

La fisicità del siciliano Ianelli.

Riprende il cammino della Stella Azzurra Roma nel campionato nazionale di Serie B maschile dopo la settimana di pausa per la disputa delle Finali di Coppa Italia della LNP. La formazione di Germano D’Arcangeli è attesa da una trasvolata verso la Sicilia, dove domenica 13 marzo alle ore 16 giocherà in casa della Nuova Aquila Palermo per la 25esima giornata del girone C, sestultimo turno della regular season.

Impegno ostico per il quintetto stellino, che dovrà vedersela non soltanto con la quarta forza del girone che ha quasi il doppio dei suoi punti (34 contro 18), ma anche con l’avversaria che gli ha rifilato uno dei passivi più larghi della stagione, il -33 dell’andata all’Arena Felici (49-82), anche se di miglioramenti in casa nerostellata ce ne siano stati parecchio da quel sabato di fine novembre.

La ripresa del campionato significa anche la ripresa della corsa-salvezza per Todor Radonjic e compagni, che occupano insieme alla Terra di Tuscia Viterbo la posizione di classifica a cavallo della dodicesima, la piazza che condannerebbe a cercare la permanenza nella categoria attraverso la tagliola dei playout-retrocessione. In questo turno Viterbo sarà impegnata sempre domenica pomeriggio in casa contro la Computer Gross Empoli, dal canto suo impegnata nel difendere il suo ottavo e ultimo posto utile per i playoff.

IANELLI La Sicilia è una regione di casa nell’ambiente stellino. Sono cinque i ragazzi siciliani presenti nella Stellazzurra Academy e due di questi fanno parte del gruppo della Prima Squadra, il palermitano Davide Drigo, il cui papà Ivan è una vecchia gloria appunto del club del capoluogo siciliano, e il ragusano Giovanni Ianelli.

Proprio quest’ultimo parla di cosa il gruppo nerostellato si aspetta dal viaggio nell’isola contro l’avversaria del coach Gianluca Tucci, che sembrerebbe essere stata indebolita dal mercato invernale, sebbene sia reduce da tre vittorie di fila: “Siamo stanchi ma carichi, ci teniamo particolarmente a restare nella categoria, a superare Viterbo nella corsa-salvezza, ed ogni gara deve essere quella giusta per conquistare i due punti, Palermo compresa”, mostra i muscoli il giovanissimo play-guardia classe 2000, 16 anni il prossimo 3 agosto.

“So che loro hanno perso qualche giocatore sul mercato nelle ultime settimane e non lo hanno sostituito con nessuno in entrata, restano una buona squadra ma non sono imbattibili. Giocheremo al massimo ricordando la lezione dell’andata e sapendo che il fattore campo avrà la sua importanza: il PalaMangano è molto caldo e ne parlo per conoscenza diretta avendo giocato lì tante volte a livello giovanile con la mia vecchia società, la Pegaso Ragusa”.

RAGAZZINO TERRIBILE Giovanni è una delle novità più liete della stagione agonistica delle diverse squadre nerostellate. Pezzo importante delle U18 e U16 Eccellenza, il ragazzino ha saputo ritagliarsi spazi importanti anche nella Serie B, dove ha esordito in questa stagione ad appena 15 anni e 3 mesi compiuti da pochissimo, toccando il parquet per 14′ di media nelle 9 gare giocate, con un record di 7 punti segnato contro la capolista Eurobasket Roma: “Sinceramente non me l’aspettavo nemmeno io che potessi fare bene a livello di Serie B. In quel periodo mi stava andando tutto bene, esistono questi momenti nel percorso stagionale di un giocatore in cui tutto ti va bene e riesci a dare il meglio di te, senza pensare che stai giocando in Serie B o un campionato giovanile. Ora, viceversa, sto passando un periodo di stanchezza fisica e mentale, spero di riprendermi il prima possibile ed è quanto sto cercando di fare allenamento dopo allenamento”.

DALLA SICILIA CON FURORE Per un giovane cestista cresciuto in Sicilia non è facile entrare nel grande giro del basket italiano. Giovanni c’è riuscito e spiega come: “Purtroppo il livello del basket giovanile in Sicilia è molto basso, non ci sono settori giovanili in grado di portare i ragazzi a frequentare livelli alti. Così, quando la scorsa estate ho saputo dell’opportunità della Stella l’ho colta al volo: appena ho ricevuto l’offerta di venire a Roma l’ho subito accettata senza pensarci due volte, era un treno che non potevo perdere”.