Inizia ufficialmente il cammino verso Rio. Gli Azzurri e lo staff tecnico si sono ritrovati questa mattina a Folgaria per iniziare nel pomeriggio il training camp 2016. Veterani e volti nuovi hanno salutato il CT Ettore Messina e lo staff tecnico in attesa degli atleti che si aggregheranno più avanti perché impegnati con i rispettivi club nelle finali Scudetto in Italia, Turchia e Germania.
Prima della sessione di allenamento del pomeriggio Petrucci, Messina, Pascolo e Poeta hanno incontrato la stampa. Queste le loro parole.
“Ettore Messina per noi è un valore aggiunto – ha detto il Presidente Fip Giovanni Petrucci – perché non potevamo avere tecnico migliore per guidare la Nazionale verso il sogno di Rio 2016. In questi giorni ho letto le dichiarazioni dei nostri ragazzi: loro sono convinti di potercela fare e anche io ci credo. Certo, non sarà una passeggiata perché tutte le squadre che partecipano al Pre Olimpico sono ostiche. Tutti parlano della Grecia e della Croazia ma noi non dobbiamo e non vogliamo sottovalutare nessuno. Qualche anno fa, quando parlavo di Rio, mi prendevano per pazzo. Ora siamo a un soffio dal traguardo e possiamo sognarlo.
Mi fa piacere anche che dietro i veterani ci siano diversi giovani di belle speranze. La Federazione ha fatto e farà di tutto per mettere la squadra nelle migliori condizioni per lavorare ma al tempo stesso pensa già al futuro. Una battuta al Presidente del CONI Malagò, che verrà a trovarci quando torneremo a Bologna: se dovessimo qualificarci anche noi del basket, avrebbe ottenuto un risultato migliore del mio quando ero Presidente CONI. Me lo auguro di cuore”.
“Ogni volta che sento parlare il Presidente – ha detto Messina – vorrei scendere subito in campo. Il suo entusiasmo e quello dei ragazzi per me sono importanti. Essere di nuovo qui a Folgaria per me è speciale, ci venivo con la Virtus Bologna, con la Nazionale e anche con la famiglia. Conosco bene questi posti e sono contento di poterci tornare. Mi fa piacere anche giocare il torneo a Trento, dove c’è una società molto organizzata e che ha fatto una stagione ottima. Mettersi in gioco cercando ostacoli sempre più grandi fa onore all’Aquila Basket, è solo così che si cresce. Anche la Nazionale l’ha fatto in questi anni e ora siamo di fronte a un grande obiettivo. La Federazione, il CONI e il Governo hanno fatto grandi sforzi per permetterci di giocare in Italia a Torino: sta a noi ora metterci il cuore e non farci tremare le mani quando sarà il momento decisivo. Dovremo dare tutti qualcosa in più. Negli scorsi anni è mancata un po’ di freddezza, e con questo intendo capacità di capire chi deve avere la palla in mano nei momenti giusti e chi in difesa deve fare delle cose anziché altre. La differenza tra vincere e perdere è sottile e per un nulla si rischia di buttare all’aria delle partite. Qui in Nazionale abbiamo uno staff medico sanitario e tecnico di primissimo livello e con competenze specifiche: questo per il nostro lavoro è utilissimo. Mi dispiace non essere negli Usa per giocare le Finals con San Antonio ma sono molto contento di essere qui per lavorare con tutti i ragazzi e metterli il prima possibile sullo stesso livello di preparazione. La squadra ha già una sua identità: ce la faremo, saremo pronti”.
Più di cento presenze in Azzurro, Giuseppe Poeta è uno dei veterani di questo gruppo: “Ho perso il conto di quanti raduni abbia fatto con la Nazionale. Quest’anno l’obiettivo è grandissimo, forse uno dei più grandi che ci siamo mai prefissati in estate. Io e tutti i ragazzi vogliamo farci trovare pronti già dal giorno uno per cercare di centrare l’obiettivo che questa squadra merita”.
Alla sua terza estate consecutiva in Nazionale, Davide Pascolo non ha fatto alcuna fatica a entrare in pianta stabile nel gruppo: “Da bambino mi piaceva guardare la Nazionale di basket ai Giochi Olimpici e ora siamo qui per provarci. Era un’emozione allora… figuriamoci ora che siamo in campo per lo stesso motivo. Questo è un gruppo affiatato e che lavora insieme da diverse estati”.