Ci si aspettava una reazione e reazione è stata. I Cavs con la novità Jefferson in quintetto, aggrediscono come non ci fosse un domani Curry e soci, alzando i ritmi ed attaccando il canestro. Imbavagliato il figlio di Dell, Cleveland è vissuta sulle scorribande di un incontenibile Kyrie Irving nei primi 24 minuti (alla fine 30 punti per lui). Energie diverse, produzioni diverse; si spengono gli ardori dei panchinari Warriors, ed escono quelli dei Cavs, con J.R. Smith tornato ispirato da oltre l’arco.
La seconda parte del match è una passerella per i padroni di casa che dilagano sul “trentello” di LeBron James (32 punti alla fine), mentre coach Kerr risparmia anzitempo i suoi top player in vista di gara 4. Sinceramente il 120 a 90 finale è più che un motivo valido per pensare che la serie è tutt’altro che chiusa.