La Federazione italiana pallacanestro di Roma ha stabilito che la promozione di due squadre di A2 si realizzi alla conclusione della stagione cestistica 2017-2018. Il prossimo campionato vedrà dunque una sola squadra passare di categoria.
Il discorso promozione, non facile al vero, potrebbe coinvolgere la Pallacanestro Trieste, oggi però è difficile dire se il club cestistico triestino potrà essere tra le società che ambiscono al passaggio di categoria.
Ai molti fans del team guidato da Eugenio Dalmasson non è certamente sfuggito che esistono segni contraddittori, visto il quantomeno insolito modus operandi esperito.
Per una partenza al fulmicotone depone favorevolmente la ripresa dell’attività in palestra, eccezion fatta per Jordan Parks che sarà a Trieste appena nella seconda metà dell’agosto prossimo.
Ancor più in sintonia con la possibilità di volare alto, la missione negli USA del number one Mario Ghiacci, dove ha scelto un esterno che sarà preposto a sostituire il “limitato” Nelson.
La gestione del Palarubini peraltro non ancora del tutto formalizzata, porta blasone all’organizzazione sociale del sodalizio caro al Sindaco Cosolini.
Contro l’allestimento di una squadra da promozione depongono le lungaggini per la conferma di Landi e il ritorno del pivot Gandini.
L’assioma “soldi in mano e cartellino in tasca” è quanto mai pertinente alla situazione della squisita corte usata ai due validi cestisti.
Perplessità a go-go per la conferma a main sponsor dell’attuale Alma come pure l’ingresso di non poche attività commerciali, assicurative e molto altro che però, anche dopo la riunione svolta nella Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste, non ha palesato l’entità del loro supporto finanziario.
Non poche risposte si attendono a breve, dopo il confronto finale tra il candidato del centro sinistra e quello indicato dal centro destra. A voler essere precisi corre l’obbligo di realizzare che il ritmo sembra essere il refrain del ritornello triestino: pian e ben, se no se pol ben almeno pian.
Attila Frizzo