Da realolimpiamilano.wordpress.com a cura di Alessandro Luigi Maggi
Italiani. Perché in tempi non sospetti Jasmin Repesa promise la fine del turnover, e da queste frequenze ne parlammo subito abbondantemente. Ma poco importa quel che è stato, conta quel che sarà, anche perché il turnover non verrà rinnegato, con un roster che già da agosto potrebbe contare su 14 uomini 14.
Questione di unità, ma rimane il concetto iniziale: italiani. Al lordo delle ufficializzazioni, l’Olimpia Milano potrà contare certamente su Davide Pascolo(2+1), Awudu Abass (triennale) e Andrea Cinciarini (ancora un anno di contratto). Tre giocatori tre, cui se ne devono aggiungere due, di cui uno anche in alternativa naturalizzato. Tipologia, quest’ultima, rivestita negli ultimi due anni da Bruno Cerella, e che nei sogni di Flavio Portaluppi avrebbe potuto anche riguardare Marcelinho Huertas prima del perdurante sogno Nba. L’argentino è un tema di mercato di questi giorni: contratto scaduto, stima reciproca con la società, situazione totalmente nelle mani di Jasmin Repesa, comunque ben impressionato dalle risposte dell’argentino nella fase calda dei playoff, in difesa come in attacco.
Ma, c’è un ma, perché le notizie quando escono vanno analizzate, per concetto e per tempistica. Simone Fontecchio in questo senso, con Cerella, chiuderebbe il cerchio. Ovvio che Milano si tenga aperta una possibilità, ovvero uno spot tricolore per la sempre più lontana eventualità Andrea Bargnani, ma la volontà di cessione in prestito dell’ex Virtus Bologna (da rivalutare anche l’opportunità di un semplice biennale dice l’esperto), proprio all’indomani del summit con Alessandro Gentile(ad oggi, chi dice 50 e 50, ha ragione), non è quanto meno singolare?