Aria di rivoluzione in casa Don Bosco Trieste: dopo tre stagioni, culminate con la conquista dei playoff nel 2015/2016, i salesiani ripartono puntando apertamente sui giovani. Persi i due bomber Alberto Grimaldi e Andrea Schina, con Spangaro che ha optato per il ritiro a 37 anni, la società triestina è riuscita a mantenere la Serie C Silver e si è data una bella “rinfrescata”.
Prima novità, ovviamente, in panchina: Gabriele Gilleri promosso al ruolo di capo allenatore, una bella responsabilità a trent’anni, con Luca Daris che sarà investito del ruolo di “senior assistant” fino alla sua partenza per la Francia, a marzo, per motivi lavorativi.
Per quel che riguarda la squadra della prossima stagione, è stato avviato un discorso con BaskeTrieste e nello specifico con Alessandro Nocera, responsabile tecnico della società biancorossa: arriveranno sicuramente Matteo Balbi (playmaker, 178 cm, 1998) e Michael Venturini (guardia, 185 cm, 1998), ma si dovrebbe arrivare all’accordo anche per altri elementi che hanno militato nella squadra Under 18 del BaskeTrieste nel 2015/2016, fra i quali l’ala classe 1999 Mihajlo Stankovic.
Rispetto al campionato passato, rimarranno sicuramente i fratelli Spolaore (Christian, guardia del ’96 e Nicholas, esterno classe 1997), mentre a livello senior gli unici confermati sono il play/guardia Davide Carlin e l’ala “Nic” Gordini, autore di una stagione più che positiva e con ancora molti margini di miglioramento. Dalle giovanili salesiane saranno promossi a tempo pieno in prima squadra Diego Toso (guardia/ala, 188 cm, 1998) e Tommaso Andreuzza (pivot, 198 cm, 1998 peraltro di proprietà del BaskeTrieste), a completamento di una rosa che dovrebbe includere anche Kevin Fort (play, 178 cm, 1999) e Alessandro Paladino (ala, 190 cm, 1999).
Non semplice l’impresa di affrontare una C Silver con una formazione tanto giovane, ma coach Gilleri ha la fiducia della società e dalle sue parole traspare la tranquillità di chi ha idee chiare ed un progetto in testa: “Si chiude un ciclo di tre anni bellissimi, ma la strada intrapresa era l’unica percorribile, in questo momento. Ripartiamo con un progetto giovane ed il campionato non sarà di certo facile: l’obiettivo sarà quello di salvarsi e cercare di fare il meglio possibile, anche se siamo consci che Babbo Natale non esiste e nessuno ci regalerà niente”.