Il Cus Trieste si veste da “guerriero” con Mozina e Zanini

I due giocatori, provenienti rispettivamente dal Bor e dal Don Bosco, porteranno intensità ed agonismo alla formazione allenata da Mauro Trani.

Enrico Mozina, guardia/ala classe 1995 di scuola San Vito Trieste.

Il Cus Trieste si sta preparando per la prossima stagione, dopo aver conseguito la salvezza in Serie D nel campionato 2015/2016: programmi precisi e intenzioni serie quelle degli universitari, che confermeranno il nucleo dell’anno passato e cercheranno di migliorare ulteriormente i propri risultati.

Alla guida del sodalizio universitario rimarrà certamente Mauro Trani: dopo essere subentrato ad Enrico Castellarin durante il 2015/2016, si è avvalso della collaborazione dell’assistant coach Dejan Faraglia, che dovrebbe anch’esso restare sulla panchina universitaria, anche per quel che riguarda la sezione maschile.

Per quanto riguarda invece la rosa della prima squadra, in attesa di verificare sul mercato la disponibilità di un lungo, il Cus Trieste si è già rinforzato nel settore esterni: dal Bor arriverà un “fighter” come Enrico Mozina. Guardia/ala di 185 centimetri del 1995, dopo essere cresciuto nel vivaio del San Vito ed aver passato alcune stagioni in Serie D, nel 2015/2016 è arrivato alla corte del Bor portando il suo contributo di intensità e agonismo, guadagnando sempre più minuti e spazio all’interno delle rotazioni di Dean Oberdan. Alla fine, ha terminato con 2.9 punti di media ad incontro, con un “high score” di 16; scendendo di categoria, potrà certamente aumentare il suo apporto offensivo mantenendo però l’atteggiamento gladiatorio che lo contraddistingue.

Sempre nel settore esterni, il Cus aggiunge un altro giocatore di temperamento, questa volta un veterano: è stato infatti trovato l’accordo con Matteo Zanini (guardia/ala, 188 cm, 1982), che proviene dalla C Silver del Don Bosco Trieste, formazione con cui ha trascorso le ultime tre stagioni, raggiungendo i playoff nell’ultimo anno. Il mancino ex salesiano ritrova coach Trani dopo aver giocato ai suoi ordini in C1 e C2 fra Ronchi dei Legionari e Servolana; nella passata stagione, è stato il quarto realizzatore del Don Bosco con 8 punti di media a partita, con un massimo di 25 punti realizzati.

Con la conferma del nucleo base, fra cui spiccano i nomi di Palazzi, Rizzo, Padovan e Coslovich, oltre al lungo Bianchini, queste due aggiunte fanno ben sperare il sodalizio universitario, in vista della prossima stagione in Serie D, pure se si cerca ancora un’addizione nel settore interni, per puntellare al meglio la rosa.