Si è appena concluso un weekend “infuocato” in quel di Riccione: le Finals dello Streetball Italian Tour 2016 organizzate da FISB e FIP, infatti, hanno incoronato due formazioni che hanno staccato il pass per l’evento europeo di Losanna.
MegaBasket non poteva essere assente a un appuntamento del genere e, nell’occasione, la nostra “inviata” d’eccezione è stata Alice Richter: un nome molto noto nell’ambito della pallacanestro femminile; ala/pivot classe 1991 che ha militato a Broni in Serie A2 nella passata stagione, figlia d’arte (la mamma è Graziella Biasi, che anni addietro “impazzava” sui campi da basket) dai mille interessi, si è improvvisata giornalista per un giorno, intervistando i nomi più in voga del tre contro tre femminile.
Marcella Filippi, Alice Quarta, Federica Tognalini e Alessandra Visconti, infatti, formavano il quartetto de “Il Campetto Carbonara” che è arrivato fino alla finalissima, perdendo poi contro la Salerno dell’inarrestabile MVP Rae Lin D’Alie. Marcella, Alice, Federica e Alessandra si sono però simpaticamente prestate ad una breve intervista, relativamente alla situazione della pallacanestro femminile, con particolare attenzione al tre contro tre; la loro formazione, infatti, rappresenta a livello mondiale l’Italia, ma il tutto si è originato in maniera molto particolare: ce lo raccontano proprio le stesse giocatrici, incalzate dalle domande di Alice.
Parliamo del tre contro tre a livello FIBA: come si è evoluta la storia di questa Nazionale, nata quasi per caso nel 2011?
Alice Quarta: “Dalla Serbia, il tutto è partito come partecipazione ad un Mondiale Universitario. Ora la situazione si sta evolvendo e stiamo parlando di convocazioni a livello nazionale; la competizione si sta alzando e, per noi, è decisamente bellissimo essere qui”.
Giocate tutte quante ad ottimi livelli: come cambiate il vostro modo di approcciare le partite, rispetto al canonico cinque contro cinque?
Alice Quarta: “Direi che si tratta di uno stile di gioco molto più fisico, anche perchè le partite sono molto più veloci e c’è meno tempo: in soli dieci minuti, devi essere capace di dare il massimo sul campo per conseguire il risultato”.
Marcella, che cosa ci vuole per vincere, nello streetball? Che caratteristiche deve avere una giocatrice e, in generale, una squadra?
Marcella Filippi: “Come diceva prima Alice, bisogna essere molto fisiche. Si può anche avere un quartetto formato da giocatrici della stessa altezza, ma la caratteristica imprescindibile è proprio la fisicità e, soprattutto, è necessario essere molto unite a livello di squadra.
Negli ultimi anni, il movimento è cresciuto ed ha incrementato il suo peso specifico, anche in ambito FIP: che passi avanti bisogna fare per implementare ulteriormente questa disciplina?
Marcella Filippi: “Per continuare nei progressi è necessario che la partecipazione si ampli ancor di più; in questa maniera il movimento si sviluppa e, con più “massa”, oltre ad alzarsi il livello questi eventi vengono ad assumere più importanza e rilievo. Questo, poi, fa aumentare certamente il ranking dell’Italia a livello mondiale”.
Parliamo di basket e cultura cestistica: eventi come le Finals di Riccione fanno decisamente bene alla pallacanestro ma c’è qualcos’altro che voi, come atlete, vi sentite di suggerire per migliorare la visibilità del tre contro tre?
Marcella Filippi: “Il tre contro tre estivo potrebbe diventare una sorta di “aggiunta” al campionato regolare. Se le società inserissero questa disciplina all’interno della loro programmazione estiva, questo certamente darebbe continuità alla preparazione e potrebbe anche essere un aspetto più attrattivo per uno sponsor, che avrebbe visibilità per dodici mesi e non più solo all’interno della stagione regolare”.