Franko Bushati è l’immagine dell’orgoglio di appartenere a un progetto a lunga scadenza di una società organizzata e ambiziosa come la Leonessa Brescia. La guardia di Tirana, infatti, si appresta a giocare la quinta stagione della sua lunga carriera nel capoluogo lombardo, dopo aver dato un contributo fondamentale alla promozione in Serie A, arrivata dopo un’attesa di ben 28 anni. Un dato di cui Bushati va molto orgoglioso ma che non gli impedisce di guardare già in avanti e rimboccarsi le maniche per raggiungere il prossimo traguardo, quello di fare in modo che la Leonessa possa restare in Serie A il più a lungo possibile.
I primi giorni della nuova avventura – “Come qualsiasi stagione, all’inizio c’è sempre grande emozione. Non siamo ancora al completo, aspettiamo che arrivino anche gli altri ragazzi e poi vedremo di trovare presto il giusto feeling tra di noi. So che in Serie A la fisicità delle squadre che incontreremo sarà più alta, sono curioso di vedere di che cosa si tratta. Siamo una neopromossa, il nostro obiettivo è quello di salvarci e per noi ogni domenica ogni partita per noi varrà quattro punti, non due”.
Sotto il segno della continuità – “Sono orgoglioso di quello che ho fatto lo scorso anno: quando Brescia stava facendo la squadra per salire in Serie A si facevano altri nomi e quando sono arrivato io molti hanno storto il naso. Io sono stato zitto, ho fatto il mio campionato e durante i playoff sono riuscito anche ad aumentare il livello del mio gioco. I complimenti che ho ricevuto da tutti a fine stagione sono lì a testimoniarlo. Sono contento per quello che ho fatto lo scorso anno e cercherò di ripetermi anche quest’anno, facendo quello che so fare meglio”.
Emozioni da promozione – “Ho pensato bene a quello che abbiamo fatto solamente dopo : il periodo dei playoff è stato molto bello ma anche molto strano, perché alla fine di ogni partita bisognava riuscire sempre a resettare tutto. La grande gioia di aver vinto il campionato l’ho provata un po’ dopo quello che avevamo fatto. Sono molto orgoglioso, la mia storia a Brescia continua e questo sarà il quinto anno che trascorro qui. La Leonessa mi ha sempre dato tanto e il mio obiettivo era quello di entrare nella storia di questo club. Al di là del numero di presenze, volevo essere in campo quando contava e ci sono riuscito: c’ero quando siamo venuti dalla B alla A2, c’ero quando siamo stati promossi in A”.
I vantaggi di un’ossatura collaudata – “Ogni stagione è diversa, ogni gruppo è diverso. Cambiare poco è spesso una carta vincente: in passato quando la nostra ossatura era rimasta quella dell’anno precedente spesso abbiamo fatto bene. Secondo me può essere una scelta che paga, ma adesso è tutto da dimostrare”.