Sardara riporta lo spirito delle origini sull’isola

Fonte: La Nuova

Il Presidente Sardara rilancia l'”old-style” sassarese, cercando di riportare lo spirito battagliero di un tempo:

«Sono qua con loro, li vedo allenarsi tutti i giorni e nonostante siamo soltanto all’inizio devo dire che il materiale umano che abbiamo scelto sembra davvero rispondere alle nostre esigenze. Vedo entusiasmo, e questo è il frutto della scelta di portare a Sassari giocatori affamati, vogliosi di affermarsi e di fare qualcosa di buono. Ieri (mercoledì, ndr) hanno fatto il primo cinque contro cinque in campo e il livello d’intensità era già elevatissimo. Siamo solo all’inizio, ma sono davvero ottimista».

Errori che condizionano le scelte?

«Sì e no, nel senso che la stagione del dopo scudetto non poteva non essere complicata, e d’altra parte quando ho preso in mano la Dinamo non ho trovato nessun manuale che spiegasse come comportarsi in certe situazioni. Si impara anche dagli errori e noi forse l’anno scorso abbiamo commesso l’errore di puntare sui nomi piuttosto che sulla fame e la voglia di vincere dei singoli. Se ci pensiamo, nell’anno dello scudetto avevamo giocatori come Lawal, Sanders e Logan, che avevano una voglia matta di vincere e di emergere».

Dinamo operaia?

«La mia idea è che quest’estate siamo tornati alle origini, che poi sono nel nostro dna e nel nostro spirito. Federico è stato bravissimo nel mercato, abbiamo chiuso il roster prestissimo e le scelte rispecchiano la nostra idea umana e tecnica di squadra».