Fonte: fontabasket.wordpress.com a cura di Massimo Fontanini
Forse, doveva andare proprio così. Ossia che Udine e Trieste si ritrovassero una di fronte all’altra già al Grado basket in attesa del torneo di Pordenone in agenda nel prossimo week end al posto del Lignano basket. Colpa delle semifinali perse venerdì dalle due compagini Fvg nel quadrangolare lagunare: i friulani sono finiti al tappeto per 76-81 dopo un supplementare contro la Moncada Fortitudo Agrigento, mentre i giuliani hanno alzato bandiera bianca per 54-80 contro l’Umana Reyer Venezia. Quindi, sabato, alle 20, sarà la volta di Apu Gsa – Alma. Troppo presto? Forse si, ma tant’è. Non ci sarà alcuna pressione particolare addosso alle due formazioni che sono nel bel mezzo della preparazione precampionato anche se un derby è sempre un derby. E vincere aiuta a vincere.
Ritorno al passato. Il derby ufficiale di basket Trieste – Udine manca dal 20 dicembre 2003, alla tredicesima di andata in serie A: CoopNordest – Snaidero 83-73. L’ultimo in assoluto è stato nel ritorno al Carnera, il 18 aprile 2004, con rivincita arancione per 83-64. Poi le strade si divisero, tra fallimento 2004 all’ombra di San Giusto e rinuncia 2011 alla LegaDue in Friuli. Adesso, le strade si incrociano nuovamente grazie a due nuove società: Amici Pallacanestro Udinese da una parte e Pallacanestro Trieste 2004 dall’altra. Tuttavia, bisognerà attendere il 4 dicembre 2016, quando si disputerà la gara d’andata del girone est di A2 al palaRubini, per dire ufficialmente che il derby Udine – Trieste è tornato in campionato.
Solo un ex. Di fatto, c’è un solo ex dell’Apu in maglia biancorossa. E’ Stefano Bossi che, dopo la sparizione della Snaidero nel giugno 2011, è stato seguito da Davide Micalich il quale decise di tenerlo a Udine ancora una stagione girandolo proprio alla Gsa che disputò la Dnb 2011-2012, conclusasi con la retrocessione in Dnc. Prandin è un ex udinese, Snaidero però.
Punti di forza. L’Alma vista dal vivo contro Venezia ha pagato l’enorme divario a livello fisico tra una squadra di prima fascia in A e una da play-off in A2. Ciò detto, Trieste farà nuovamente parlare bene di sé. Sono due i giocatori da tenere a bada. Gli americani Jordan Parks e Javonte Green. Parks, lo scorso anno, agiva da ala grande, mentre a Grado coach Dalmasson lo ha schierato pure da 3. Green, viceversa, è un 2/3. Chi è migliorato in maniera esponenziale è proprio Bossi il quale ha raggiunto un determinato status all’interno dello scacchiere giuliano. L’anima biancorossa non può che essere capitan Coronica, tornato in campo per qualche scampolo contro Venezia dopo la recente pulizia estiva a un ginocchio come Baldasso del resto.
Condizione. In questo momento della stagione, le gambe sono pesanti per tutti. Figurarsi a distanza di poche ore tra una gara e l’altra. La Gsa si è spremuta per bene contro Agrigento vedendosi allungare di cinque minuti la sua permanenza sul parquet. Trieste, invece, avrà potuto godere di un po’ di riposo in più rispetto ai “cugini”. Si sa, comunque, che in un derby le energie extra si possono ricavare da qualunque episodio.
Allacciatevi le cinture e buon derby.