Fonte: Il Gazzettino di Giacomo Garbisa
Steve Burtt nell’Hall of Fame, Steve Burtt idolo della Reyer che nel ’95-’96 conquistò sul campo la promozione in A1, vanificata poi dal fallimento, è stato inserito nella New York City Basketball Hall of Fame. L’oggi 53enne di Harlem è stato insignito dell’onorificenza per la carriera collegiale, quando nel quadriennio allo Iona College segnò 2.534 punti in 121 partite (20.9 di media) con i Gaels, record tutt’ora imbattuto.
Le prestazioni al College valsero a Burtt il draft Nba e la chiamata di Golden State Warriors nel 1984, da quel momento una lunga carriera oltre oceano (LA Clippers, Phoenix, Washington) con l’arrivo in Italia nel 1994 a Trieste. L’anno successivo l’approdo a Venezia, trascinando i granata di coach Francesco Vitucci fino all’epilogo della stoica gara5 di finale playoff (-18 all’intervallo, 53-35) contro la Koncret Rimini. Nell’intervallo Burtt fece una promessa: «Se avete paura, date la palla a me» e alla fine i suoi punti furono 41.
Proprio il tecnico veneziano, oggi all’Auxilium Torino, è stato fra i primi a congratularsi con Burtt. «Un giocatore e un uomo dalle qualità speciali che ho avuto l’onore, la fortuna e il piacere di allenare e di condividere l’amicizia e la fiducia. L’incontro con lui ha cambiato la mia storia cestistica: assieme abbiamo vinto due campionati di Legadue prima a Venezia, poi a Imola. Un vincente vero, una persona non facile in certi momenti, ma uno vero. Con l’orgoglio di sentirmi, ancora oggi, chiamare «my brother» dal grande Steve, il ricordo di Vitucci a 20 anni dalla promozione della Reyer.