Popovich dice la sua su razzismo e proteste

Come sempre, un esempio di integrità e di onestà intellettuale.

Mentre si attende l’esito dello scontro Clinton – Trump, gli animi dei cittadini statunitensi sono scossi dalle recenti tragedie che hanno nuovamente messo in cattiva luce i rapporti tra forze dell’ordine e afroamericani. Gregg Popovich dice la sua anche in merito alle eventuali forme di protesta che i suoi giocatori potrebbero adottare (allblackmedia.com):

“È più facile per un bianco perché noi non abbiamo mai dovuto affrontare queste cose. È difficile per molti di noi capire le sensazioni che ogni giorno i neri devono gestire. Io non insegno ai miei figli come reagire di fronte ad un poliziotto se dovessero essere fermati per un controllo. Non sento di doverlo fare. Tutti i miei amici neri lo hanno fatto. C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo, e tutti lo sanno.”

Sulle possibili reazioni (alcuni atleti hanno sollevato il pugno, alcuni si sono inginocchiati durante l’inno), Popovich non porrà alcun veto, lasciando ad ognuno la responsabilità delle proprie scelte.