L’opinione di Attila Frizzo: al via dopo la triste estate azzurra

Il popolo cestistico di fede azzurra è stato costretto a subire i fallimenti della Federazione italiana pallacanestro che pur spendendo cifre molto consistenti ha fatto flop sia nelle fasi che contavano del campionato europeo che per l’acquisizione di diritto alla partecipazione alle olimpiadi ”brasilere”.

A nulla sono valse le iniziative per avere gli italiani della NBA e la naturalizzazione di qualche cestista statunitense. Tra i delusi fans il più “simpatico” commento che ho avuto modo di sentire è stato: da quando vengono sistemati in alberghi a 5 stelle in stanze singole e vengono nutriti a la carte non si raggiunge nessun risultato ottimale!

Mentre le ambizioni azzurre languivano distrutte da una non trascendentale selezione della Repubblica di Croazia, Trieste ha come al solito alternato obiettivi brillanti a delusioni cocenti. Non è stato compreso dai più infatti che la maggioranza delle azioni della Pallacanestro Trieste 2004 siano state acquisite non da un ente o organizzazione o privato o cordata triestina, ma bensì dall’udinese Alma che “per un pugno di sesterzi, si dice appena 250mila euro” è divenuta la signora socia di maggioranza. Nulla da rimproverare ai dinamici udinesi, amaro in bocca per l’assenteismo triestino.

Al via Trieste che sarà opposta al quintetto di Treviso, si presenta con i soliti punti fermi, in primis la salvezza, poi 2000 abbonati ed infine 4000 spettatori sempre presenti al Palarubini. La cosa non è delle più facili anche se la squadra allestita da Mario Ghiacci e coach Dalmasson può ambire a buoni, se non stratosferici risultati.

Oltre a quanto è stato fatto per la preparazione del San Giusto team, Trieste ha concretizzato la gestione del Palarubini e una convenzione con il Partizan di Belgrado che interessa sia il settore giovanile che altro dei due clubs.
Il Partizan è una società di tutto rispetto anche se la più importante e ambita società cestistica di Belgrado e di tutta la Serbia resta la Stella Rossa.

Il primo scontro con Teviso richiama la situazione di due nobili decadute, non più ai vertici ma intenzionate al ritorno agli antichi valori, la gara di domenica 2 ottobre sarà comunque, per gli amanti del basket, un confronto da non perdere.

Attila Frizzo