Il Pagellone di Oscar Eleni

Fonte: Indiscreto.info a cura di Oscar Eleni

10 Al DI CARLO di Capo d’Orlando per la battaglia ingaggiata contro la corazzata Armani che pure mancava dei cannoni più celebrati. Quella era la faccia giusta di uno sfidante, ha guidato bene pur perdendo subito Diener, sapendo che alla lunga avrebbe pagato. Loro, però, hanno onorato quello che per l’Emporio è sembrato davvero un allenamento.

9 A VIRTUS e FORTITUDO
Bologna che cominciano bene il loro viaggio verso un derby che televisioni sensibili avrebbero già messo in calendario. Sarà quello l’evento della stagione per due squadre che sanno di dover finire nell’imbuto dell’unica promozione possibile.

8 Ad Abele FERRARINI che Repesa ha ritrovato come fisioterapista alla Galleani, sussurratore per cavalli bizzarri, sulla panchina di Capo d’Orlando dove era andato seguendo Basile o Pozzecco, non sappiamo. Teniamoli cari questi personaggi, perché la bravura accertata dei nuovi deve superare la verifica fondamentale: amate davvero i vostri giocatori?

7 A MESSINA che ci fa sapere di aver smaltito l’arrabbiatura e dice a Fuochi che avrebbe voglia di tornare con Azzurra. Non ne dubitavamo, conoscendo la sua teoria sull’odio per la sconfitta superiore al desiderio di vittoria celebrata da Pitt nell’ “Arte di vincere“.

6 A Marco GIURI protagonista con Caserta del colpo nella prima giornata, perché battere Reggio Emilia, seppure senza chiocce lituane, è sempre un’impresa. Da dividere, ovviamente, con quel leone di allenatore che si ritrova.

5 A Tony CAPPELLARI perché uno che vede le cose con tale lucidità, come è stato ben chiaro nell’intervista a CAMPANA su SPORTAL, non può rimanere ai margini del sistema. Già, dimenticavamo, come li batti i burosauri del sistema?

4 Al PRIMO che si metterà a squittire dicendo che Stefano TONUT è da NBA anche se siamo contenti del suo gioco, felici che Claudio Pea, quando era sul cartaceo, lo avesse scelto come figlioccio dopo aver tormentato per anni il padre Alberto e non soltanto dopo il finale rocambolesco di Livorno. Teniamo il profilo basso, aiutiamoli a crescere facendo capire che la critica aiuta e non distrugge, che certe discussioni aprono la mente e certi allenamenti supplementari servono più della bevuta notturna.

3 A RAI e SKY se non alzeranno il livello d’attenzione sul nostro basket con le nuove rubriche settimanali. A Basketroom ci siamo avvicinati, ma non abituati. Per Overtime speriamo che il Michelini illuminato dall’esperienza olimpica lo possa far decollare.

2 Al SANDERS mvp delle ultime finali scudetto, con Sassari e Milano, per come reagisce alla nuova struttura europea dell’Emporio Armani che ha bisogno di tutti, ma non vorrebbe dipendere da nessuno. Lo abbiamo detto da sempre, l’unico pericolo per Milano viene dall’interno: presunzione, gelosia. Vedremo nell’ottobre rosso.

1 Agli ARBITRI che fanno considerare ingenui i giocatori in trasferta quando li puniscono dopo aver tollerato le stesse scene dai giocatori di casa. Una malattia che sfiora la sudditanza, il vero pericolo per rifondare una scuola che la Fiba ha sbertucciato escludendola dalle Olimpiadi senza che nessuno sapesse difenderla.

0 A Romeo SACCHETTI che ha messo in difficoltà Marino, come presidente di Brindisi, ed ex numero uno di Lega, scrivendo un libro dal titolo “Il mio basket è di chi lo gioca” che ha messo in imbarazzo una Lega hipster ossessionata dalla “conquista” delle tribune.