Fonte: La Provincia
Rimas Kurtinaitis non è un allenatore sereno al 100%, e lui stesso spiega il perchè:
«Lo confesso: ero contento quando sono riuscito a fare cinque giorni di allenamento al completo prima del debutto in campionato con Venezia. Pensavo fosse l’inizio di un lungo periodo nel quale poter lavorare tutti finalmente assieme. E invece con la Reyer c’è stato l’infortunio di Dowdell (stop di due mesi, ndr), il nostro giocatore chiave, e in settimana hanno avuto problemi alle dita sia Johnson sia Laganà che non si sono allenati. Per questo, pur concentrandoci su alcuni aspetti importanti, non abbiamo mai fatto cinque contro cinque. Non la maniera migliore, insomma, per avvicinarsi alla sfida di domenica (domani, ndr). Ora la squadra, ad eccezione ovviamente di Dowdell, è al completo. Abbiamo due giorni per giocare cinque contro cinque e pur non sapendo che non sono sufficienti non deve cambiare nulla per quel che riguarda il nostro obiettivo che deve essere quello di vincere contro Brescia. Punto».
Leonessa Brescia
«La reputo una buona squadra, con un quintetto composto da ottimi giocatori. In particolare Moore e Landry, con quest’ultimo che è un tiratore molto pericoloso ed è aggressivo a rimbalzo offensivo. E poi c’è Luca Vitali che mi piace molto perché è intelligente, esperto e può ricoprire tre ruoli differenti Brescia ha perso nel debutto a Pesaro perché quelli che sono usciti dalla panchina non hanno inciso. Un po’ come accaduto a noi, del resto, contro la Reyer. E ancora non mi è andato giù. Dovremo fare attenzione all’aspetto ambientale perché Brescia torna a giocare in casa in serie A dopo 28 anni. Questo lascia supporre che ci sarà molta partecipazione da parte dei tifosi, con spalti belli carichi».