Fonte: basketballpost.net
Nella prima giornata dell’Eurolega 2016/17, il Real Madrid parte bene vincendo l’ostico incontro, al Barclaycard Center, sull’Olympiacos 83-65.
Una vittoria netta, come dice il risultato, che ha messo in evidenza un’ottima prova dei padroni di casa, sempre abili a condurre la gara, salvo in rarissimi momenti, e a comandare un Olympiacos volenteroso ma con poche risorse e molti uomini in giornata no.
Il Real ha conquistato la vittoria mantenendo i nervi saldi tra secondo e terzo quarto, quando si è consumata la rimonta greca, spinta dall’esperienza di Spanoulis e l’estro del ritrovato Matt Lojeski. Decisivi nei Blancos il solito, incredibile, Sergio Llull (22 punti e tantissima sostanza a referto) e dal “niño” sloveno Luka Doncic, 17 anni, 11 punti e tanta sfacciataggine.
Da rivedere, invece, il colpo estivo Anthony Randolph, ancora lontano dai fasti della Lokomotiv Kuban, e apparso ancora in fase di integrazione nel gioco di Laso. Ci sarà tempo anche per lui.
La gara parte con un duello da far west tra Llull e Spanoulis, a chi è il miglior cecchino dalla distanza. Con il supporto degli altri vecchi Ayon e Printezis, i due iniziano un bel faccia a faccia all’OK Corral, che vede prima scappare i Blancos sul 10-7 dopo l’iniziale 0-3 dei greci grazie a una tripla del vecchio Vassilis. Proprio il capitano greco riporta sotto l’Olympiacos con una nuova tripla (14-13), con sorpasso di Papanikolau. Taylor rimette le cose a posto, poi ci pensa Llull con cinque punti a far capire che aria tira. Nell’Olympiacos comincia a carburare Lojeski, ma il primo quarto è di marca madrilena: 24-17.
Il Real ha tante alternative, e alcune di esse, come Jaycee Carroll e Luka Doncic portano al +8 (31-23) nel secondo quarto gli uomini di Laso. Sfairopoulos prova a mischiare le carte, il nostro Daniel Hackett riporta sotto i ragazzi del Pireo (35-32), ma il Real è sia testa che fisico, e la gara si blocca. Carroll e Reyes sembrano serrare le fila (42-36), ma i vegliardi Spanoulis e Printezis non ci stanno, e portano all’intervallo i biancorossi a -2: 42-40.
Laso si affida alla vecchia guardia nel momento di difficoltà, Ayon e Llull respingono la potenza di Printezis e l’estro di Spanoulis (49-46). Il momento è tutto dei greci, tanto che arrivano al sorpasso firmato Mantzaris (49-51) in una serata assai nera per lui. Il Real si risveglia, con Rudy Fernandez che si ricorda del genio che lo possiede. L’Olympiacos va in panne e sbaglia di tutto, il Real scappa, fugge a +9 (62-53) scoprendo la stellina di Doncic.
Nell’ultimo quarto i Blancos pigiano sull’acceleratore e chiudono le serrande. Carroll, Doncic e Llull seminano il terrore dalla distanza e fuggono, a +12 (75-63) con il solo Lojeski negli ospiti a non alzare bandiera bianca. Ma serve a poco, perchè il Real è ormai in pieno controllo e chiude con una specialità della casa, la tripla di Llull allo scadere. Finisce 83-65 e il Real fa capire che per l’Eurolega, quest’anno, ci sarà da fare i conti con loro. Per l’Olympiacos una serata difficile, come da pronostico, in attesa di test più abbordabili.