Una Dolomiti Energia convincente, anche se brillante solo a tratti, supera la Betaland Capo d’Orlando per 85-76 e si conferma così nel gruppo delle seconde della classe, al termine di una gara condotta quasi per intero, ma rimasta comunque aperta fino al 38′. Merito soprattutto dell’ottima performance del team allenato da Gennaro Di Carlo, che grazie ad un attacco ben organizzato (22 assist), alla serata di grande vena di Mario Delas (19) e alle fiammate di un Drake Diener (10) parso in progresso nel suo percorso di rientro dal lungo stop, non ha mai mollato una Dolomiti Energia trascinata in apertura di gara da Diego Flaccadori, nella fase centrale dalla crescita della sua difesa, e nel finale dalla leadership di Aaron Craft e dalla buona predisposizione al sacrificio di tutto il collettivo.
La cronaca: la Dolomiti Energia approccia la gara con poca aggressività in difesa, subendo oltre il lecito le rollate al ferro di Mario Delas (4) e l’atletismo di Archie (2-7). L’attacco trentino però ticchetta come un orologio svizzero, concedendo a Beto Gomes (5) e a Diego Flaccadori diverse situazioni pulite per mettere in mostra il proprio talento (17-13). Con il capitano della nazionale under 20 già a 10 punti personali, e Johndre Jefferson al solito presentissimo nel pitturato (7 punti e 2 assist), la Dolomiti Energia tenta la fuga (27-17), frenata solo da un lampo di classe di Drake Diener, che con un siluro sulla sirena chiude il primo periodo sul 31-25.
Dopo dieci minuti di basket puramente offensivo, nel secondo quarto la gara cambia: Trento prova a stringere le maglie in difesa, pagando però dazio in attacco dove vede le proprie percentuali offensive scendere, trovando la via del canestro solo grazie alle immaginifiche invenzioni di Craft. Salendo di colpi in difesa, pure Capo d’Orlando singhiozza un po’ in attacco, affidandosi alle soluzioni di Perl (7) e Diener (8) per ricucire lo strappo del primo quarto (38-39). Incalzata dagli ospiti, la Dolomiti Energia esce dalle secche con un lampo di classe di Flaccadori che segna dall’arco il canestro che dà il la ad un mini-parziale che riconsegna un minimo margine di vantaggio ai bianconeri. Al 20′ è 45-39.
Nel terzo periodo salgono in cattedra i lunghi bianconeri: l’energia di Dustin Hogue (9 e 4 rimbalzi) e i voli di Jefferson (14 e 5) sembrano poter dare la spallata decisiva all’incontro (55-43), ma un banale tecnico fischiato a JJ, unito alla concretezza di Delas e ai primi punti nella gara di Fitipaldo (4) tengono i paladini in scia: al 30′ è 61-54.
Nell’ultimo quarto Trento sembra perennemente sul punto di poter chiudere una gara già sua, ma non riesce a trovare la zampata decisiva. Baldi Rossi infatti (11) segna punti importanti, ma i pick and roll giocati da Fitipaldo (13 assist) e Delas (19 punti) creano diversi problemi ad una difesa aquilotta di nuovo porosa. Quando al 35′ il pubblico del PalaTrento inizia a preoccuparsi, pensa Aaron Craft con la sua capacità di essere decisivo sui lati del campo a chiudere il discorso. Con 10 punti, 7 assist e 4 rimbalzi del prodotto di Ohio State Trento riesce così a domare una Capo d’Orlando (12 per Laquintana) che comunque non rinuncia a provarci fino all’ultimo. Finisce 85-76 con i bianconeri attesi domenica prossima alla sfida d’alta classifica con la Grissin Bon Reggio Emilia.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – BETALAND CAPO D’ORLANDO 85-76 (31-25, 45-39, 61-54)
TRENTINO: Craft 10 (3/4 0/1), Jefferson 14 (6/10), Baldi Rossi 11 (2/4 2/6), Moraschini 2 (1/1), Forray 4 (1/1 0/4), Flaccadori 14 (1/2 3/3), Gomes 9 (3/6 1/4), Hogue 11 (3/10 1/1), Lighty 10 (3/4 0/1), Lechthaler. Coach: Buscaglia.
CAPO D’ORLANDO: Fitipaldo 7 (2/6 da tre), Iannuzzi 6 (3/5), Laquintana 12 (3/3 1/1), Perl 10 (1/5 1/3), Nicevic n.e., Delas 19 (9/13 0/1), Diener 10 (1/4 2/3), Archie 6 (3/3 0/4), Stojanovic 6 (1/3 1/3), Galipò n.e., Munafò n.e., Pavicevic n.e. Coach: Di Carlo.
NOTE: Tiri liberi: Trentino 18/25, Capo d’Orlando 13/18. Tiri da due: Trentino 23/41, Capo d’Orlando 21/36. Tiri da tre: Trentino 7/21, Capo d’Orlando 7/21. Rimbalzi: Trentino 37 (Jefferson 5), Capo d’Orlando 28 (Perl, Delas 6) . Assist: Trentino 17 (Craft 7), Capo d’Orlando 22 (Fitipaldo 13).
ARBITRI: Carmelo Lo Guzzo, Gabriele Bettini, Alessandro Perciavalle
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Questa per noi è una buona vittoria, ottenuta contro una squadra attrezzata, che sta giocando bene ed è in fiducia, al termine di una gara per noi difficile. Non è mai facile iniziare bene la partita in attacco e poi riuscire a cambiare registro salendo di colpi in difesa senza disunirsi nella metà campo offensiva. Oggi siamo entrati in campo facendo una gara ordinata, attenta, facendo le cose giuste, ma subendo troppo Capo d’Orlando nella nostra metà campo. Il problema insomma non era il cosa facevamo, ma il come lo facevamo. Non sporcavamo le linee di passaggio, non toglievamo ritmo al loro attacco. Come sempre accade in queste circostanze, il fatto d’aver spostato da lì in avanti l’attenzione sulla difesa ci ha portato a perdere pulizia in attacco, e questo ci è costato un po’. Ma lavorando assieme, cercando di coinvolgere tutti con un passaggio in più, sfruttando il grandissimo contributo della panchina, siamo riusciti a portare a casa la vittoria. 37 rimbalzi catturati in una gara così, poi, sono un dato notevole. Credo che questa debba restare una nostra caratteristica, specie considerato il fatto che dei 6 presi in attacco da Capo cinque sono arrivati praticamente tutti nella stessa azione”.
GENNARO DI CARLO (Coach BETALAND CAPO D’ORLANDO): “Dopo una gara così potrei guardare al bicchiere mezzo pieno o a quello mezzo vuoto. Nonostante una sconfitta che brucia, scelgo di guardare al bicchiere mezzo pieno. Torniamo a casa dopo aver fatto partita a viso aperto, affrontando uan squadra molto forte, molto ben allenata: dobbiamo quindi essere fiducioso in quello che potremo fare nel futuro. La gara si è risolta sui dettagli: e una squadra giovane come la nostra ha pagato. Ciononostante faccio i complimenti ai nostri ragazzi, perché si sono dimostrati capaci di interpretare una gara di alto livello. La strada che ci aspetta però è ancora lunga, ma almeno ci siamo avviati nella giusta direzione, dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto sul campo. Per vincere su un campo come Trento bisogna essere quasi perfetti e noi non lo siamo stati, soprattutto dal punto di vista difensivo”.