Il solo calcio, tra le discipline sportive triestine più seguite, è risultato vincente nell’ultimo fine settimana sportivo triestino, battuto il team di pallamano Principe dal Pressano (26-23), superati dallo Sport Management per 8 a 7 i pallanuotisti alabardati, incredibile sperpero dei cestisti dell’Alma a Verona, la sola Triestina calcio vince restando capoclassifica sia pure in serie D.
Sul basket, ovviamente ci soffermiamo, i cestisti di coach Dalmasson sembrano ritornati all’antico vezzo che li vuole esistenti per tre dei quattro periodi di gioco, ma totalmente assenti per una, o quasi, delle quattro frazioni competitive, così è stato in quel di Verona.
Ritornati sul parquet dopo un catastrofico meno quindici, Parks e gli altri si sono “ritrovati” eliminando il grave svantaggio e dando segno di voler meritare il giusto compenso mensile che portano a casa.
Quando però si è trattato di infierire di fino, Green ha buttato un pallone alle ortiche, in difesa si è lasciato Diliegro libero e permesso a Franzier di mettere a segno trentatré punti.
Mentre le situazioni critiche si manifestavano, Pecile l’esperto giocatore triestino continuava a sedere in panchina risultando sul referto N.E.
Alla vigilia, quando ho espresso l’opinione che voleva “Verona, trasferta non impossibile” molti del foltissimo gruppo degli espertissimi e saputissimi mi hanno definito ottimista; quanto occorso conforta le mie anticipate opinioni.
Un confronto oppure uno scontro può sempre dare vittoria o sconfitta ma perdere tre gare su quattro deve far riflettere, se non altro per i quasi 2300 abbonati e per le migliaia di supporters che invadono il Palarubini; il totale dei punti realizzati dagli uomini di sottocanestro è misero e non confortato dalla conquista di rimbalzi sia sottocanestro avversario che di pertinenza, dati che risultano dal rilievo statistico.
Se Verona doveva essere un test il risultato non è del tutto negativo ma non lo è neppure in riscontro positivo, insomma un rimando senza bocciatura.
Per il prossimo impegno capitan Coronica e il resto dell’equipaggio viaggeranno ancora, trasferta a Bologna, opposti alla Fortitudo, cara al cuore di Matteo Boniciolli. I padroni di casa valgono oggi quattro punti in classifica, risultano un po’ più concreti dei biancorossi di Dalmasson pur avendo subito una dura lezione a Treviso – 75 a 61 – il più che eloquente risultato finale.
Su parquet amico i quintetti di basket, quasi tutti, si esaltano, i giocatori e i loro coaches sciorinano maggiore determinazione: potrebbe essere così anche per il prossimo impegno, i triestini dovranno dunque uscire dall’attuale alternanza tra l’ottimo e il pessimo di molte – non tutte – partite, magari ritrovando l’antico modus del basket, che vuole precisione anche da “sotto canestro” (il cerchio determina lo spazio dove il pallone deve entrare).
A Bologna non sarà facile ma Trieste deve scuotersi, sulla carta la selezione biancorossa è indubbiamente più completa.
Attila Frizzo