Di seguito le principali dichiarazioni di coach Nicola Soave, lunedì ospite di “MarioBasket” a Telenuovo.
«Le nostre prime partite di campionato sono state caratterizzate da due quarti super, i primi due, giocati bene e condotti nel punteggio con margini importanti; poi all’inizio del terzo periodo, stacchiamo mentalmente e subiamo dei parziali che non ci fanno più riprendere la partita».
Nuovo Palazzo dello sport di Villafranca: «Aspettavamo il palazzetto da anni: quest’anno è arrivato ma siamo stati considerati come una società tra le tante e non abbiamo gli spazi che dovremmo avere. Ci hanno dato soltanto lo spazio per due allenamenti alla settimana e per allenarci una terza volta dobbiamo girare per le palestre della provincia di Verona e qui ne risente la continuità e la stabilità che potremmo avere nei nostri allenamenti. Ogni settimana non sappiamo dove andare ad allenarci…».
Il basket femminile a Verona: «E’ difficile fare attività femminile a Verona: noi siamo un po’ un’isola felice in quanto dopo anni e anni di duro lavoro siamo riusciti a costruire insieme con Villafranca un’ottima sinergia e a coprire tutte le categorie giovanili femminili, compreso il minibasket interamente femminile. Bisogna comunque avere strutture e spazi adeguati, come dicevo prima, altrimenti non si può crescere più di tanto».
Salto di qualità per l’Alpo Basket: «Intanto pensiamo al consolidamento del settore giovanile che, con l’arrivo di Sandro Sinigaglia, ci ha dato un’ulteriore sicurezza grazie alla sua esperienza e alla sua competenza. Come prima squadra dobbiamo ancora crescere, sia a livello di società che di sponsor: ci sono ancora diversi passi che dobbiamo compiere. A livello tecnico siamo una squadra molto giovane, tra le più basse del campionato come età media, considerati i due gironi».
Momento magico per il Veneto: ai primi tre posti in classifica di A1 femminile, tre squadre venete. «Nel Veneto c’è tanta qualità e una cultura del basket femminile che ti può portare a crescere ulteriormente. Anche per noi ci sarebbe la possibilità di ambire a poter competere con le migliori squadre della regione. Come siamo arrivati in A2 dopo 15 anni anno dopo anno, passo dopo passo, adesso dobbiamo continuare nel lavoro senza fare il passo più lunga della gamba. Se si continua a lavorare così, pian pianino, un giorno il grande salto potrebbe arrivare».
Prossimo match, sabato in casa contro San Martino di Lupari: «Anche noi, come ha detto Frates riguardo la sua Tezenis, dobbiamo toglierci la scimmia sulla spalla e interrompere questa striscia casalinga negativa che ci portiamo dietro dallo scorso anno».