Nonostante le quattro sconfitte di fila, lo spirito è buono, il gruppo è unito e non c’è nervosismo. Ad analizzare la settimana degli Stings in vista della trasferta di Chieti è l’head coach biancorosso Alberto Martelossi: “Il passaggio fondamentale e decisivo è quello di non pensare che l’aggressività e l’intensità da sole bastino, soprattutto quando queste rischiano di tramutarsi in frenesia. Devo dire che a volte accade anche in allenamento e si riverbera poi in gara. L’idea quindi – ha spiegato il tecnico della Dinamica – è che la concentrazione e l’attenzione ai dettagli possano farci mantenere una freddezza maggiore in tutti questi eventi che poi si rivelano decisivi in un campionato importante come la A2, dove tutte le squadre hanno dei quintetti particolarmente pericolosi. Penso che a Chieti sarà una prova tecnica ma anche di maturità mentale di livello”.
Martelossi ha poi fatto il punto sugli avversari, che al momento viaggiano con un record di due vinte e due perse: “la Proger ha un mix intelligente di giocatori esperti e giovani che hanno grande desiderio di mettersi in luce. La combinazione dei due americani, Davis e Golden, è particolarmente interessante perché sono due esterni, sostanzialmente nello stesso ruolo, che però si complementano bene e fino ad ora questo è stato uno dei loro punti di forza”.
Domenica, ad allungare la rotazione degli Stings e ad esordire finalmente con la maglia biancorossa ci sarà anche il playmaker Luca Vencato, ristabilitosi dopo l’infortunio che l’ha tenuto ai box nelle prime quattro partite di campionato: “La voglia di entrare è tanta. Finalmente posso tornare a giocare e posso dirlo ufficialmente. Il contributo che posso dare ai miei compagni è quello di aumentare ancora di più il livello difensivo e trasmettere fiducia a tutti, che è la cosa che ci sta mancando maggiormente in questo periodo. Dobbiamo rimanere sempre positivi perché se alla domenica riusciamo a tradurre in campo ciò che facciamo in settimana le possibilità di vincere le partite aumentano notevolmente”.
Con il rientro dell’ex CasalP, insieme a Giachetti e Gergati, il back court mantovano si arricchisce e le rotazioni si allungano:”Quando c’è questo tipo di ‘concorrenza’ si alza livello dell’intensità durante l’allenamento. Credo sia una cosa – ha proseguito Venca – che può mettere positivamente in difficoltà il coach. Più si alza il livello di intensità e più la squadra può crescere e diventare sempre più forte. Io non la vedo come una competizione perché siamo una squadra e l’importante è l’obiettivo comune finale, però certamente sono molto stimolato dall’allenarmi e dal giocare con due giocatori come Giachetti e Gergati che non hanno bisogno di presentazioni”.