Fonte: La Nuova, a cura di Michele Contessa
Trovata la prima vittoria in Champions League contro il Pinar Karsiyaka, la Reyer si rituffa in campionato con l’obiettivo di risollevare la testa dopo il doppio scivolone con Trento e Reggio Emilia. Cremona è alle porte, già affrontata in due occasioni in preseason, ma soprattutto avversaria nei quarti di finale dell’ultima edizione dei playoff.
Il match europeo contro il turchi ha lasciato qualche scoria in casa granata: Hrvoje Peric è a casa con la febbre, mentre Stefano Tonut deve fare i conti con un risentimento muscolare che lo tiene ai box da due giorni. De Raffaele punta, comunque, a recuperarli entrambi per domani sera.
«Ci voleva una bella vittoria, in aggiunta a una prestazione positiva, dopo le sconfitte della settimana precedente» tuona Melvin Ejim, l’ala-pivot arrivato a stagione inoltrata dalla D-League per sostituire l’infortunato Peric, «adesso dobbiamo riproporre anche in campionato il volto dimostrato dalla Reyer in Champions League. Bisogna iniziare la partita contro la Vanoli con la stessa determinazione e la stessa intensità messe contro i turchi, ammortizzare al meglio i momenti di maggior difficoltà, e accelerare quando caleranno i nostri avversari». Cremona è una squadra che la Reyer conosce bene. «Sì, ma ha cambiato molto rispetto alla passata stagione, sono partiti tanti giocatori e quelli arrivati hanno caratteristiche diverse. Tra i riconfermati dovremo prestare molta attenzione a Turner, giocatore di talento e di grande esperienza. Le due vittorie conquistate nella preseason non fanno assolutamente testo».
La partita con il Pinar Karsiyaka ha confermato il solido legame tra Melvin Ejim e Tyrus McGee, con quest’ultimo pronto a schizzare in campo in appoggio del compagno quando è scoppiata la rissa. «Ci conosciamo da tanti anni. Non sono stato sorpreso dal fatto che sia piombato sul parquet in mio soccorso». Il reparto lunghi sta crescendo di partita in partita. «Sì, sta migliorando la conoscenza reciproca» conferma Ejim, «ma possiamo migliorare ancora molto. Sarà fondamentale trovare gli equilibri giusti nelle prestazioni tra il reparto degli esterni e quello dei lunghi. Ci sono state partite in cui abbiamo giocato meglio noi, in altre i nostri esterni. Dobbiamo essere bravi a giocare tutti sullo stesso livello».