Il martedì è dedicato come sempre al quintetto ideale della settimana, la rubrica con la quale di portiamo “addentro” il mondo delle minors, andando a spulciare cifre statistiche, numeri e prestazioni dei migliori giocatori del weekend.
PLAYMAKER: Solo applausi per Gianluca Tamigi, regista di 180 centimetri classe 1992 in forza alla Blue Service Collinare Fagagna. Contro San Daniele del Friuli, la sua ex squadra, ha messo sul piatto un match da sogno per un giocatore che affronta gli ex compagni, dopo una grande stagione: il playmaker tolmezzino, che in estate ha accettato la “sfida” di Fagagna, compagine completamente rinnovata nella rosa della prima squadra ed alla ricerca della salvezza, contro i collinari sandanielesi ha siglato ben 24 punti, spingendo avanti il proprio team a guadagnare un vantaggio sensibile. La rimonta di San Daniele non si è fatta attendere, grazie ad una zona pressing che ha procurato diversi recuperi, ma proprio nel finale è stato nuovamente “Giangi” il protagonista: sul 71 – 72, infatti, ha segnato all’ultimo secondo un canestro che ha procurato la prima vittoria stagionale alla sua formazione. Una realizzazione che ha molto significato per la Blue Service, che si stacca dal fondo della classifica e mette in primo piano un giocatore come Tamigi, un guerriero che ha dimostrato di poter occupare per molti minuti lo spot di playmaker titolare: andare “a scuola” per una stagione intera da Pellarini certamente gli è servito…
GUARDIA: Citazione obbligatoria per un giovane che, dopo un anno in Serie C Silver, in D fa assolutamente la differenza; Andrea Gri, figlio d’arte, è una guardia di 188 centimetri che può giocare anche da playmaker ma in realtà ha un istinto offensivo che lo incanala piuttosto nel ruolo di “2” fatto e finito. Classe 1997, nella passata stagione ha giocato con il Sistema Pordenone ed ha recitato un ruolo da protagonista, pure in un’annata dove i naoniani hanno dovuto subire l’onta della retrocessione: ritornato in D, ha deciso di “migrare” a Roraigrande, in un team giovane dove lui ha molte responsabilità. L’ultima esibizione, contro il Tricesimo dei vari Gozzi, Bravin e Boaro, lo ha visto assoluto protagonista con ben 29 punti a referto: 5/8 da due e 5/9 da tre le sue incredibili cifre, con l’unica “macchia” di quel rivedibile 4/9 ai tiri liberi che comunque non toglie merito alla sua prestazione monstre. Oltre a questo, ci ha pure aggiunto sette recuperi, all’interno di una partita conclusasi con la vittoria 73 – 72 della sua Roraigrande, rimontando ben diciassette punti dall’intervallo in poi.
ALA PICCOLA: Il miglior “3” della settimana è Alessandro Cacciatori, guardia/ala del Santos Basket Trieste; giocatore di quelli utilissimi, perchè capace di attaccarsi alle caviglie di un avversario e non mollarlo fino alla fine, ha una lunga carriera fra Serie C1 e Serie C2, con diversi campionati vinti e sempre giocati da protagonista e pedina fondamentale delle varie Don Bosco, Venezia Giulia Basket e Falconstar Monfalcone. Dopo un anno “sabbatico” in Promozione ha deciso di tornare in Serie D con i vecchi amici del Santos e fin da subito ha preso in mano le redini del team di Toscano: nella vittoria di misura con la Pallacanestro Monfalcone, oltre a segnare 17 punti si è reso protagonista della giocata decisiva. A diciotto secondi dalla fine, con il punteggio in perfetta parità, si è preso la responsabilità dell’ultimo tiro e, con uno step-back dai cinque metri, ha bruciato la retina siglando il definitivo +2. Se non è “killer instinct” questo…
ALA FORTE: Menzione nel ruolo di “4” per colui che rappresenta l’epitome dell’ala forte moderna, ovvero Giuseppe Di Giovanni. Nativo di Chieti, ma formatosi a livello accademico a Bologna e poi spostatosi a Roma, questo giocatore di 193 centimetri classe 1986 che nella vita fa il poliziotto, nel tempo libero invece si diletta a crivellare le retine avversarie: un passato fra C1 e C2 in Emilia Romagna, è arrivato l’anno scorso alla US Goriziana, dove è stato un elemento fondamentale per la promozione dalla D alla C Silver, risultando peraltro eletto nel quintetto ideale di Serie D e venendo premiato agli Oscar del Basket della Fip. Riconfermato nell’ossatura del team isontino, contro Latisana ha sfoderato una prova da 32 punti con 6/8 da due, 6/9 da tre, 2/3 ai liberi, 5 falli subiti e 4 recuperi in appena 27 minuti di gioco. Trattasi di un giocatore che magari non sarà bellissimo da vedere o magari super atletico, ma che non si può lasciar da solo sulla linea dei tre punti: permette a coach Bosini di giocare con quintetti tattici e, specialmente ora che gli isontini non hanno più Norbedo e Medizza sotto canestro, la sua presenza sarà fondamentale per gli equilibri della squadra.
PIVOT: Il miglior centro della settimana? Ovviamente, il pivot della squadra prima in classifica e cioè l’Ubc Udine targata Latte Carso. Stiamo parlando di Alberto Bianchini, lungo di 198 centimetri classe 1995: “Big Baby”, questo il suo soprannome, non stava benissimo fisicamente prima del match con Cordenons, ma ha stretto i denti ed ha voluto scendere in campo, conscio della situazione d’emergenza della rosa di Paderni, che ancora una volta non ha potuto contare sulla carica di capitan Vischi. Ebbene, il centro cresciuto a San Vendemiano, cittadina veneta nella quale ha pure esordito in Serie C1 all’età di sedici anni, ha confezionato una “doppia-doppia” da 14 punti e 15 rimbalzi contro un veterano come Franco Moro, dando solidità dentro l’area e contribuendo in maniera fondamentale alla vittoria della sua squadra. E’ il lungo ideale per Udine, perchè ha tonnellaggio e centimetri, ma ha discreta mobilità, aiuta tutti in difesa e soprattutto le mani sono educate, specialmente da distanza ravvicinata.
SESTO UOMO: Si è alzato dalla panchina, indossando il mantello di Superman, e si è reso protagonista di una gara memorabile. Stiamo parlando di Nicolas Bossi, guardia/ala di 185 centimetri classe 1988 della OFM Lussetti Servolana: coach Bartoli, nel settore esterni, è in assoluta emergenza contro Feletto; fuori Gobbato (infortunio al ginocchio), Marco Grimaldi inutilizzabile a causa del mal di schiena e le rotazioni sono inevitabilmente molto corte. “Nessun problema, ci penso io” deve aver detto Bossi, che non ha sbagliato nemmeno un colpo, chiudendo con l’irreale cifra di 41 (si, avete letto bene, QUARANTUNO) punti segnati: 15/17 da due, 2/3 nelle triple, 5/6 ai liberi e, perchè no, anche cinque rimbalzi catturati. Un fatturato che in pochi si sognano, anche a livelli più alti: un premio alla costanza ed alla passione di questo ragazzo che, nella passata stagione, ha anche giocato per un periodo in Scozia, e che continua ad essere un elemento molto utile per le sue capacità fisiche, la propensione a rimbalzo e la capacità di realizzare anche fuori equilibrio.
COACH: Citazione come miglior allenatore della settimana a favore di Luca Malagoli (DGM Campoformido), che ha fatto una “scalata” notevole negli ultimi mesi. Da vice di Filippo Cargnello, è passato a condurre la prima squadra di Serie C Silver e, in questo primo scorcio di stagione, i risultati lo stanno premiando. La sua formazione ha perso solamente una partita fino a questo momento, pur potendo contare su uno Zuliani a scartamento ridotto ed ora con un “Fudo” Moretti ai box. Ha puntato tutto sul gruppo e su una rosa comunque lunga, con giovani competitivi (Gatto, De Marchi, Chiti), oltre a punti di riferimento ben precisi come il saltatore Fumolo, il regista Antena o i nuovi arrivi Zakelj, Polo e Puto. Insomma, solamente applausi per coach Malagoli, che si sta rendendo protagonista di un’ottima stagione con la sua DGM: anche la partita contro un’avversaria temibile come la Vis Spilimbergo ha visto i friulani conseguire un referto rosa. Non era certamente facile limitare giocatori come Paradiso, Campanotto, De Simon o Bagnarol: Campoformido c’è riuscita.