Conti: “La Vanoli non è in crisi, ci riprenderemo”

Il dirigente di Cremona: «Mercato? Nessun acquisto in programma per adesso Con Brindisi possiamo solo vincere, York richiamato»

Fonte: La Provincia, a cura di Fabrizio Barbieri

«Crisi? Dopo cinque giornate in cui abbiamo perso quattro partite giocandocele alla pari? Direi di no». Il general manager Andrea Conti difende la sua Vanoli, il suo lavoro e le scelte fatte durante l’estate. In tanti chiedono a gran voce almeno un rinforzo. «Credo che siano discorsi da bar. Alla fine questa squadra non ha mai dimostrato di essere nettamente inferiore alle altre, anche nelle sconfitte. Ci siamo sempre battuti alla pari, purtroppo ci è mancata un po’ di continuità. Detto questo non mi nascondo dietro ad un dito, qualche problema c’è ma non mi sembra il caso di fare funerali».

Quindi questa settimana nessun innesto? «Direi di no. Per poter fare dei cambiamenti servono delle alternative in grado di farti fare un passo in avanti. Anche noi abbiamo notato che qualche giocatore non sta rendendo come si sperava, ma abbiamo fiducia che possa scoccare la scintilla. Per cambiare serve trovare i giocatori giusti, avere le finanze necessarie e non farsi prendere dalla fretta». Come è finita la questione York? «Il giocatore ha sbagliato e la società gli invierà una lettera di richiamo. E’ stato immaturo. Ha parlato con coach Pancotto ieri. Sono episodi da evitare ma che a volte capitano sotto pressione. L’importante è che non si ripeta più. Ci vuole il massimo rispetto, sul campo e fuori. Sempre».

Qualche scelta sbagliata in estate? «Si cerca sempre di fare il massimo. Credo che in questo momento il reale potenziale della Vanoli non si sia ancora visto. Intanto prendiamoci le note positive in arrivo da Holloway e Biligha che stanno avendo un rendimento clamoroso. Altri non stanno facendo male. Il resto della squadra sa di dover crescere e farlo in fretta. Tutti sono sotto osservazione». Con Brindisi il primo crocevia stagionale? «Abbiamo un solo risultato a disposizione: vincere. Deve essere un imperativo e i ragazzi devono mentalizzare questa situazione. E’ una partita importante ma non parlerei di gara decisiva dopo sole sei giornate. Dobbiamo e vogliamo vincere. Loro sono una squadra tosta e l’acquisto di Phil Goss ha senza dubbio alzato il tasso di esperienza di un roster già competitivo». Come mai ogni partita è aperta ma alla fine non arriva mai la vittoria? «Ci sono tanti piccoli errori, per fortuna non cose grosse. Vuol due che basta poco per far scoccare la scintilla, basta una vittoria. Credo che la cosa più importante sia quella di trovare la continuità nei 40′. Magari servirebbe anche quel pizzico di fortuna che in questo momento di certo non è arrivata».

Sarà una corsa a tre per la salvezza: Cremona, Brescia e Pesaro? «E’ presto per dirlo. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare la categoria, ma la classifica in questo momento è molto corta. Tra sei e due punti ci sono tante squadre. Una vittoria può portarti nei playoff e una sconfitta invertire la tendenza in un attimo. Non credo comunque che sarà solamente una corsa a tre». Cosa deve fare la Vanoli per salvarsi? «Vincere le partite in casa e avere più equilibrio. In questo momento due punti in più ci darebbero serenità» Chi l’ha stupita? «Direi che Trento ha dimostrato di essere una squadra incredibilmente intensa. Capo d’Orlando è una sorpresa, tra tanti problemi sta giocando bene e ottenendo buoni risultati». Lunedì ci sarà bisogno dei tifosi. Come giudica le recenti discussioni? «Ilnostro obiettivo è quello di unire e non di dividere. Sappiamo che esistono due grup- pi, ma da parte nostra non ci sono preferenze. Credo sia un problema tra le due fazioni, speriamo che possano risolverlo in fretta. L’unica cosa che chiedo è che ci diano una mano lunedì sera contro Brindisi. Ne abbiamo bisogno».