Da: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Rabbia e ragione – Giocare una partita di pallacanestro con la rabbia in corpo? Il rischio è di deragliare. Giocarne una con la sola consapevolezza di quello che si deve fare? il pericolo è di appiattirsi. L’Alma Trieste domenica dovrà giocare al piccolo chimico per bilanciare queste forze, predisponendo lucidamente il piano tattico su cui si è lavorato in settimana, ma facendolo con il “sacro fuoco” di chi vuole “mangiarsi” l’avversaria.
Aprite gli ombrelli, piovono triple! – Non esagerano, ma hanno le “bombe” intelligenti. Se si eccettua la prima uscita stagione, in cui la squadra di Martino ha tirato da oltre l’arco dei 6,75 con il 22%, le restanti 4 sfide di campionato hanno visto Marks e soci tenere una media del 47% (32 su 68). Questo sta a significare tre cose principalmente: la prima, lapalissiana, è che il roster è composto di buone mani; la seconda, che per avere queste percentuali è necessario crearsi buoni tiri, non contestati, e tutto ciò depone a favore del gioco espresso. La terza, è che la vena balistica è figlia di un’autostima del gruppo ai massimi livelli.
Finalmente una coperta corta – Il mal di testa sembra essere finito. Chiudiamo con Bologna il periodo delle “coperte lunghe”, cioè quei roster infiniti in cui non si ha un attimo di tregua. L’Orasì Ravenna presenta i connotati cari alle squadre anni ’80, con 6 effettivi nelle rotazioni principali, un settimo giocatore (Giacomo Sgorbati ndr.) all’occorrenza e un ottavo giovanissimo (Marcello Crusca, classe ’96). Necessario quindi per Trieste tenere i ritmi difensivi elevatissimi, sfruttare tutti i 10 uomini per fiaccare le resistenze avversarie, ma evitando di confondere frenesia con ritmi coscientemente alti.
L’oggetto del desiderio – Torna a Trieste Derrick Michael Marks. Chi è? E’ il giocatore che ha fatto impazzire l’Alma nei play off passati con la maglia di Tortona, che ha indispettito mezzo Palatrieste, che è divenuto l’oggetto del desiderio estivo di coach Dalmasson (e non solo). Desiderio purtroppo rimasto tale per un costo eccessivo rispetto alle casse giuliane, o per meglio dire alle casse pre insediamento di Gianluca Mauro. Il sogno di avere la coppia Marks-Parks (scioglilingua che ha mandato in crisi il telecronista tortonese lo scorso anno) è svanito, e Ravenna ora gode dei benefici di un fuoriclasse per la categoria.
Attacco vs difesa – C’è una chiave di lettura interessante: l’OraSì Ravenna non si è mai tarata sulle partite a basso punteggio. Anche nell’unica sconfitta patita contro la Fortitudo, la compagine di coach Martino ha segnato 83 punti. A dir la verità la prima di campionato, a Udine (terminata 61-70), potrebbe rappresentare un indizio, ma l’esordio di norma fa storia a sé per lo scotto di dover rompere il ghiaccio. Tenere quindi Ravenna sui 65 punti potrebbe essere un viatico alla possibile vittoria Alma… e forse per il 90% delle partite di basket!