Piedi per terra, sempre. Le due vittorie in fila che hanno fatto sterzare il campionato della Dinamica Generale Mantova devono essere solo il punto da cui ripartire in vista del prossimo impegno.
Ad analizzare il pre partita del match fra Stings e Tezenis Verona, nella conferenza stampa ospitata dalla sede di Staff S.p.a. a Porto Mantovano, è stato il coach biancorosso Alberto Martelossi: “Non bisogna esaltarsi di fronte a due singole vittorie che in un percorso così lungo non significano nulla. E’ ovvio che ogni settimana ci troviamo di fronte ad un test diverso e importante e credo che quella contro Verona si presenti come una partita particolarmente impegnativa dal punto di vista motivazionale ma soprattutto tecnico. La Tezenis è forse stata costruita ancora meglio rispetto alla scorsa stagione, dove per altro c’erano delle ambizioni conclamate.
Il livello di talento della squadra gialloblu – ha proseguito Martello – è indubbio, quindi dovremo essere molto accorti e intelligenti. Non ci basterà solo l’entusiasmo per una partita come quella giocata la settimana scorsa. Dovremo essere bravi tatticamente a stare nel match nei momenti complicati, seguendo ancora di più le regole e sapendo che, in questa gara, non avremo dei riferimenti così precisi, perché tutti gli avversari possono offendere in maniera chiara e netta in base alle diverse armi che hanno a disposizione. A Verona non dovremo concedere di giocare facilmente in campo aperto, perché esalta le loro caratteristiche individuali, sia dei piccoli sia dei tiratori sia degli stessi lunghi che hanno precisione nel tiro dall’arco. Se riusciremo a fare questo, credo che il cinquanta per cento del lavoro sia fatto. Dovremo essere inoltre bravi a capire, durate il corso della gara, chi di loro è piu ‘on fire’ per cercare di limitarlo. Ritengo che in questo momento loro siano una squadra un po’ sbilanciata nel settore lunghi, a discapito del settore piccoli.
Noi, al contrario, abbiamo una rotazione degli esterni piuttosto ampia, quindi mi viene da pensare che questa sia una delle chiavi che decideranno la partita. In attacco – ha concluso coach Martelossi – è ovvio che cercheremo di proporre un gioco veloce e brillante così come abbiamo fatto per larghi tratti contro la Fortitudo. Confidiamo nelle nostre qualità e confidiamo nel potere, e dovere, fare una partita intelligente nella ricerca degli spazi, perché se ci intestardiamo negli uno-contro-uno loro hanno le qualità offensive e difensive per tenere i duelli dei lunghi e anche degli esterni. Se viceversa abbiamo pericolosità diffusa possiamo essere più bravi del loro talento”.
A confermare la lettura del coach è stato anche Alessandro Amici, uno di quelli che più ha tratto giovamento dalle due ‘doppie vu’ contro Chieti e Bologna: “Le due vittorie ci servivano davvero, anche perché tra di noi iniziava ad esserci, più che sconforto, un po’ di paura. Iniziare un campionato così non raccogliendo nessun frutto, quando in prestagione hai lavorato in un certo modo, sinceramente ti deprime un po’. Vincere è stato moralmente un bel colpo positivo, anche se tre delle prime quattro partite potevamo comunque aggiudicarcele. Contro la Fortitudo hanno sicuramente influito le percentuali al tiro e un ritrovato cinismo”.
Ora la sfida contro Verona, un match che Amici ha vissuto già lo scorso anno: “Mi aspetto la stessa atmosferma della passata stagione. Anche se allora era un momento del campionato diverso, un derby è sempre un derby. Credo che quella con la Tezenis sia una gara che ci possa dare una svolta positiva, quindi spero di portarla a casa di fronte a un grande pubblico. Vincere potrebbe rappresentare una piccola rampa di lancio per questo gruppo che lavora bene e con intensità e si merita risultati migliori di quelli ottenuti alla partenza. Dobbiamo concentrarci più su di noi che sugli avversari – ha chiosato Amici – perché se riusciamo a fare le nostre cose con la giusta concentrazione penso che gran parte dell’opera sia fatta. Dovranno poi essere bravi gli altri a fermare noi”.