Fonte: La Gazzetta dello Sport, a cura di Vincenzo Di Schiavi
Ci sarebbe anche il bicchiere mezzo pieno. E un compleanno da festeggiare. La vittoria contro l’Efes, oltre a rilanciare le ambizioni europee, ha esaltato un concetto: Milano è una macchina da canestri.
Farne uno in più dell’avversario è la traccia di questo inizio di stagione, sciorinata con istintuale naturalezza dall’Emporio, ma relativizzata dagli assiomi dell’ortodossia cestistica, ben delineati da Repesa nel dopo gara: «Il talento è il valore aggiunto. Prima vengono i concetti basilari della pallacanestro. Io devo analizzare tutti gli aspetti delle partite. Difenderò sempre i miei giocatori perché fanno parte della mia squadra, ma devo anche valutare tutto ciò che non va». Comprensibile. Specie in Europa dove non basta offendere, bisogna pure difendere. Ma questa Milano dalle mani d’oro, un po’ eretica per i puristi del gioco ma esaltante per il volgo, ha stampato, contro i turchi, il terzo centello consecutivo (105 punti e 128 di valutazione sono il record societario in Euroleague, ovvero dal 2001), offrendo il secondo attacco dell’Euro-lega (91.1), il primo in Italia (89), viaggiando, nelle ultime sei partite, tra campionato ed Europa a 99 punti di media e 92.6 subiti. Basket champagne si direbbe in questi casi, anche se nella complicata Milano, a volte, sembra una boccata di lambrusco che dà il reflusso.
RITORNO Svetta inoltre, nell’abbuffata contro l’Efes, il ritorno di Alessandro Gentile: 17 punti, 5 rimbalzi e 2 assist in 18 minuti, costellati da quelle giocate, arresto e tiro e canestri in avvitamento, su cui ha costruito l’effigie del fuoriclasse, sfatando inoltre il sortilegio delle triple, con un 2/2, le prime in Eurolega quest’anno. Il modo migliore per spegnere le candeline con il sorriso sulle labbra. Oggi infatti Ale compie 24 anni, gli ultimi cinque vissuti sotto le insegne dell’Emporio dove ha costruito una fetta di storia del club targato Armani.
PAROLE «Il sorriso - ha spiegato l’ala EA7 a Fox Sports nel dopogara - in realtà non l’abbiamo mai perso. Si è alzato un polverone, ma dobbiamo sempre ricordarci che siamo primi e imbattuti in campionato e in Eurolega siamo esattamente dove volevamo essere e abbiamo perso contro Real Madrid e Olympiacos, ovvero due squadre che probabilmente andranno fino in fondo. Ora stiamo concentrati solo su quello che dobbiamo fare in campo». L’attacco munifico non distoglie l’attenzione dell’ex capitano dalle richieste poste dal coach croato: «Ancora oltre i cento punti, certo, un bello spettacolo, ma è altrettanto vero che con l’Efes abbiamo subito tanti punti. È chiaro e lampante che dobbiamo migliorare in difesa, penso che con tranquillità e serenità ci sia il tempo per lavorare e mettere a posto tutte le cose. È una questione di approccio, di entrare sempre di più nei nuovi meccanismi e nelle scelte che cambiano di partita in partita. Non è facile adeguarsi tra campionato ed Eurolega, non abbiamo tanto tempo per allenarci e sicuramente è uno scatto che deve venire prima da noi giocatori».