Da: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Giorni di avvicinamento alla trasferta delicata di Ancona: tutti a posto, motivati e con quell’incipit di non abbassare la guardia; le trasferte di Recanati e Matera della scorsa stagione sono più di un monito in vista di domenica. Gran parte del lavoro si è basato sull’attacco alla “zona”, arma tattica utilizzata da coach Calvani, oltre che alla consueta prima parte con situazioni di sovrannumero e recupero difensivo.
La giornata però è di quelle campali sul fronte mediatico: l’ingaggio da parte della società giuliana di Alessandro Cittadini ha scatenato i social ed elevato il grado adrenalinico del tifoso medio. Chi invece deve fare il “ragioniere” in queste situazioni è coach Eugenio Dalmasson, che commenta a caldo (ma senza esagerati slanci) l’arrivo del centro ex Brescia: “l’acquisto di Cittadini in primo luogo è il segno tangibile del nuovo corso societario, in cui giocatori osservati e utili alla causa possono anche essere presi. Poi, sul cestista non posso che parlare positivamente, sia tatticamente che tecnicamente, con il valore aggiunto assoluto di essere una guida per i nostri giovani di reparto. Non a caso il suo addio alla Leonessa ha creato profondo dispiacere fra addetti ai lavori e tifosi.” Come è arrivato il blitz? “Da tempo i nostri buoni uffici con la società della presidentessa Bragaglio ci aveva dato l’opportunità di sondare il materiale umano sul mercato. Poi, le scelte lombarde di affidarsi ad un ulteriore lungo americano, e lo spazio quindi ridotto di Alessandro, hanno ulteriormente agevolato la trattativa. L’ultimo passaggio è la scelta del giocatore che ha gradito la piazza di Trieste, ormai una realtà appetibile per tanti.” Tracciamo un vademecum per incastonare la nuova pedina nello scacchiere tattico, ma soprattutto in virtù delle rinnovate ambizioni della squadra: “l’idea di poter inserire nello stesso quintetto Green, Parks, Da Ros e Cittadini da una dimensione importante e fisica che prima non avevamo. E’ logico che un elemento di qualità innalza le possibilità di vincere diverse partite in più, ma sempre nella coerenza di una filosofia immutata, che è quella del lavoro duro in palestra e dell’umiltà di fronte a qualsiasi avversaria.”