Ci siamo: dopo sei anni di attesa ritorna sabato sera alle 20,45 al Palazzetto dello Sport di Tricesimo l’incontro tra il Tricesimo ed il Tarcento; una partita da sempre diversa dalle altre, frutto di una rivalità sportiva che parte da lontano, accresciuta da tanti episodi ed aneddoti che ne hanno fatto la storia. Come nel 1982 quando durante una partita (piuttosto accesa) alla domenica mattina sul mitico campo all’aperto del “mercato” di Tricesimo, l’arbitro stufo di questo a metà incontro se ne torna a casa lasciando le due squadre a guardarsi attonite, oppure dieci anni dopo quando il Tarcento vinse grazie a dieci tiri liberi consecutivi nella stessa azione per vari tecnici ed espulsioni a 1 minuto dalla fine. Questo è il derby collinare, fatto di partite avvincenti e combattute.
Chi è stato giocatore, allenatore o dirigente di una delle due società sa cosa vuol dire giocare e vivere questa partita prima durante e dopo; un noto addetto calcistico ha dichiarato che il derby non si gioca, si vince. Chi ha vissuto e vive queste serate capisce queste parole.
Io, prima da giocatore sempre nella sponda tricesimana e poi da dirigente da entrambi i fronti ne ho giocati tanti, tantissimi sempre belli, soprattutto se vinti. In sincerità, anche se a Tarcento nelle mie due avventure da dirigente mi sono trovato sempre bene in un ottimo ambiente dove ho ancora molti amici, ma viverlo da dirigente del Tricesimo mi da emozioni molto più forti. Questa è casa mia, sono tricesimano e nato e cresciuto in questa società. Sarà un piacere salutare il presidente Tesini, il coach Andriola i giocatori tra cui i numerosi ex che hanno vestito gli anni scorsi la maglia tricesimana sempre con impegno e dedizione; già, sarà anche una partita dei tanti ex da una parte e dall’altra, anche questo è il derby.
Spero di aver fatto capire cosa vuol dire Tricesimo contro Tarcento e di vedere il Palazzetto di Tricesimo sabato sera riempito da tanti appassionati di questo splendido sport.
Roberto Ellero