Persa la sfida impossibile ai campioni d’Italia dell’EA7 Milano, la Dolomiti Energia torna in campo già sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari per affrontare nell’anticipo della undicesima di campionato (palla a due ore 20.30, diretta regionale su Trentino TV) un Banco di Sardegna Sassari che, a dispetto di un roster profondissimo e di indiscusso valore tecnico, è reduce da quattro sconfitte consecutive in Serie A.
VINCENZO CAVAZZANA (Assistant Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Dopo aver inserito a roster Lawal, in settimana Sassari ha ingaggiato anche una point guard con tanti punti nelle mani come David Bell, allungando ulteriormente l’elenco di giocatori di spessore a disposizione. Per questo sarà difficile immaginare che partita sarà quella di sabato. Di certo noi veniamo da una buona settimana di lavoro, in cui abbiamo fatto tutto con grande energia, sfruttando e canalizzando nel modo giusto la rabbia che ci è rimasta dentro dopo la sconfitta di domenica scorsa contro Milano. Andremo quindi a Sassari con la consapevolezza di esserci allenati nel modo giusto, convinti di dover riproporre l’atteggiamento avuto in occasione delle ultime due trasferte a Pistoia, dove abbiamo sfiorato il successo arrivando al supplementare su un campo difficile, e Pesaro, dove siamo riusciti a fare risultato pieno. Su questa mentalità proveremo a riproporre il bell’impatto gara che siamo riusciti a produrre contro Milano. I nostri problemi al tiro da fuori? Ci stiamo lavorando, per migliorare sia scelte che percentuali d’esecuzione. La nostra filosofia è quella di individuare gli aspetti su cui crescere, e lavorarci sopra per farlo, valorizzando le doti dei nostri giocatori e migliorandole. Lo abbiamo sempre fatto in passato, continueremo a farlo. Jefferson? A Pesaro abbiamo deciso di cambiare assetto di squadra per essere più pericolosi in attacco, e credo che Johndre abbia fatto bene, a prescindere da qualche calo nei numeri”.
RICCARDO MORASCHINI (Guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Correre in campo aperto deve essere uno dei nostri punti di forza, specialmente facendolo dopo recuperi difensivi o rimbalzi. Il fatto che Sassari sia una squadra che quest’anno corre poco però non deve farci pensare che il contropiede ad ogni costo debba essere l’unica chiave di lettura della gara. Sassari infatti è anche una di quellle squadre che si accendono facilmente, spinte da una tifoseria e da un campo molto caldo. Quindi dovremo sapere correre nel modo giusto, riuscendo anche a controllare il ritmo per evitare di andare fuori giri e permettere alla Dinamo di accendersi. Il loro giocatore chiave? Penso Savanovic: è un elemento davvero completo, che sa giocare a basket e conosce a fondo la pallacanestro avendone viste davvero tante in carriera. In un momento in cui Sassari ha bisogno di tornare a vincere, penso che lui farà valere le sue qualità e la sua personalità e per questo dovremo farci attenzione. La nostra classifica? Forse è un pochino bugiarda, nelle ultime cinque giornate abbiamo perso tre gare in volata e avremmo quindi potuto avere tranquillamente quattro punti in più”.