Appuntamento pre-natalizio con il quintetto ideale della settimana: sotto l’albero, troviamo gli abituali sette nomi, che vanno a mettere in risalto quei giocatori che hanno messo in luce le proprie squadre con delle prestazioni di rilievo. Vediamo chi si è aggiudicato la nomination, l’ultima del 2016.
PLAYMAKER: Stefano Tomat (Libertas Cussignacco) si guadagna la palma di miglior regista della settimana; classe 1983, un curriculum cestistico oramai chilometrico, il buon Tomat è un punto di riferimento per la squadra di Stradolini, che si aggiudica il derby friulano con la Geatti Basket Time andando ad espugnare l’ostico parquet di Sant’Osvaldo, con il risultato di 43 – 63. Subire così pochi punti sul campo della Geatti è certamente un’impresa non da poco; sul fronte offensivo, poi, ci ha pensato il buon Tomat, da sempre bombarolo di vaglia e classico rappresentante della categoria dei “registi con poca timidezza in attacco”. Per lui, nell’ultima esibizione del 2016 di Cussignacco, ci sono stati 16 punti conditi dall’abituale leadership in cabina di regia: non per niente, nel suo passato, ci sono tantissimi anni fra Serie C1 e Serie C2, viaggiando sempre a cifre importanti. Ora, fa la felicità di Cussignacco e, nonostante il suo presente cestistico lo occupi anche in veste di coach, come giocatore fa sempre la differenza.
GUARDIA: Solo applausi per Simone Gaino, esterno di 193 centimetri classe 1998 che milita con la Vis Spilimbergo. Giocatore che già l’anno scorso faceva parte del roster della prima squadra in C Gold, in questa stagione si è trovato di fronte una serie di esterni del calibro di Campanotto, De Simon, Bardini e Bagnarol, dunque la prospettiva è quella di non avere molti minuti a disposizione e di dover dimostrare tanto in poco tempo, raccogliendo le briciole che cadono dalla tavola dei “magnifici quattro”. Contro Feletto, Gaino ha colto la palla al balzo: lanciato in quintetto da coach Enrico Musiello, che ha dunque dimostrato fiducia al proprio giovane, si è letteralmente scatenato nel primo periodo, firmando otto punti importanti che hanno lanciato fin da subito la compagine mosaicista, con un perentorio 19 – 8 nel primo periodo. Alla fine, nel suo personale tabellino, ci sono otto punti conclusivi, ma quello che ha lasciato certamente colpiti in maniera positiva è stato il suo approccio alla gara: concentrato, determinato e voglioso di mettersi in mostra. Magari tutti, a diciott’anni, avessero un carattere come il suo…
ALA PICCOLA: Il miglior “3” della settimana è certamente Riccardo Pozzi, giocatore della Libertas Gonars. I bassaioli conquistano i primi punti stagionali alla prima giornata del girone di ritorno, nel concentramento ovest di Serie D: certamente una stagione molto difficile per Gonars, che ha visto peraltro l’avvicendamento (volontario, ndr) in panchina di coach Stroppolo con il suo vice, Piu. A forza di “dai e dai”, però, la caparbietà del team friulano è stata premiata, con uno scalpo illustre com’è quello di Tricesimo: la vittoria per 61 – 50 contro Bravin e soci assume un connotato importante, se pensiamo che finalmente Gonars è riuscita a sbloccarsi. Pozzi, ala piccola di 193 centimetri classe 1993, è stato il mattatore del match con 23 punti a referto: è stato il miglior realizzatore, sia della propria squadra che della partita. Decisamente un bel segnale per la squadra di Piu, ed una conferma per un giocatore che in questa stagione si sta mettendo in luce come l’elemento più continuo, a livello di rendimento realizzativo. Nel suo passato ci sono formazioni come Cbu Udine e Sbrindella, ma il suo presente ora si chiama Libertas Gonars, la squadra che cercherà di traghettare alla salvezza.
ALA FORTE: Giù il cappello di fronte a Dalibor Petrovic (Energy Lab Falconstar Monfalcone). Quanti giocatori, a quarantuno anni d’età, sono ancora capaci di rimanere in campo per trentotto minuti garantendo un rendimento simile a quello dello sloveno di Federico Franceschin? Petrovic, nella trasferta domenicale a Castelfranco, ha fatto pentole e coperchi in attacco: snoccioliamo qualche cifra? Ventisette punti, con 3/8 da due, 5/8 da tre e 6/6 ai liberi; 6 rimbalzi, 5 falli subiti e un bel ventisette di valutazione. Ala forte dalla mano morbidissima, specialmente quando può liberarsi frontalmente e scoccare il suo velenoso tiro da tre punti, Petrovic avrà certamente dei difetti (deve preservarsi in difesa, deve essere servito con costanza per poter produrre e sfruttare il suo talento in attacco) ma in C Gold fa ancora la differenza. Contro Castelfranco, ha fatto impazzire ogni avversario gli si parasse davanti, che fosse l’esperto “Franz” D’Onofrio o il più alto e fisico Crespan. Un vero e proprio trattato enciclopedico, in post basso e sul fronte offensivo; questo giocatore di 202 centimetri classe 1975, arrivato in Italia all’Ardita Gorizia e poi protagonista anche a Fogliano, si conferma ancora una volta atleta di grandissimo livello, ancora oggi, per la C Gold.
PIVOT: Lo inseriamo come pivot, pure se lui è un “4” fatto e finito, che in Serie D può anche occupare il ruolo di centro. Giacomo Zecchin (Fisiosan Cus Trieste) è un giocatore che, quando viene servito con costanza e trova la concentrazione lungo tutti i quaranta minuti, può essere devastante nelle categorie minori. Contro l’Alba Cormons, si è trovato di fronte gente del calibro di Raccaro e Biasizzo, più alti e con maggior tonnellaggio rispetto a lui, ma non ha fatto una piega: ha attaccato frontalmente, usando la maggiore rapidità, ma si è anche preso la briga di piazzare dei tiri da tre punti, contribuendo come di consueto anche nelle altre zone del campo. Alla fine, nella vittoria 74 – 61 del suo Fisiosan Cus, i suoi numeri hanno certamente spiccato: 24 punti (3/10 da due, ma 3/6 da tre e 9/12 in lunetta), con 7 falli subiti, 6 rimbalzi, 3 assist e anche 2 stoppate. Ha vinto il confronto con i pariruolo cormonesi, dando una grossa mano per l’ottava vittoria stagionale della compagine universitaria.
SESTO UOMO: Il miglior sesto uomo della settimana è un giocatore che, a volte, parte in quintetto nel suo Sokol Aurisina. Non si può, comunque, tener fuori dalla rosa dei nomi più “caldi” il buon Mattia Pizziga: classe 1988, questo lungagnone di oltre due metri dotato di buona mano con il giro e tiro e anche fronte a canestro ha letteralmente dominato contro il Basket Perteole. Di minuti in campo ne ha trascorsi 27, ma il suo rendimento è stato pazzesco: 24 punti (11/15 da due, 2/2 ai liberi), 13 rimbalzi, 3 recuperi e 2 stoppate nel carniere personale. In questa stagione si trova spesso a sostituire l’esperto Strle, ma può anche giocargli a fianco, vista la sua capacità di colpire attorno all’area con la sua mano delicata: ad Aurisina sembra aver trovato la sua nicchia ideale ed è anche merito suo se la compagine di Walter Vatovec sta inanellando vittorie su vittorie.
COACH: Quando la tua squadra vince tenendo a 13 punti segnati nell’intera ripresa la formazione avversaria, non si può che applaudire. Paolo Bosini, con la sua US Goriziana, ha fatto il colpaccio di giornata: gli isontini giocavano contro l’Ubc Udine, una delle squadre di alto livello del campionato, ma sono riusciti a contenere i friulani a soli cinquanta punti, con una prestazione difensiva magistrale. Non solo i 22 punti di Di Giovanni, ma anche i 17 rimbalzi di Giacomo Rosso, la regia di pura esperienza di Laezza o l’impegno di Bernetic e Zigon nel pitturato. Quella di sabato è stata una vera e propria vittoria di squadra per rilanciare le quotazioni di una squadra che aveva subito qualche battuta a vuoto, specialmente dopo aver perso un paio di pedine del proprio roster. Chiudere l’anno con un referto rosa fa sempre bene e la US Goriziana ha mostrato il proprio volto battagliero, di squadra che non ha paura di sbucciarsi i gomiti e darsi da fare contro un team che fa della fisicità, del sacrificio e della corsa il proprio credo.