Irving “Magic”: Cleveland batte Golden State nella supersfida di Natale

L’NBA regala ai suoi accoliti un Natale più-che-spettacolare: tutto il mondo cestistico si raccoglie di fronte allo schermo per godersi la sfida fra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. Il remake stagionale delle ultime finali si tinge di colori nuovi: da una parte coach Lue soffre l’assenza di J.R.Smith, dall’altra Kerr può contare su un roster rinnovato (Pachulia, McGee, West) e su un certo Kevin Durant “affamatissimo” di vittorie, come Curry ha ammesso in una recente intervista.

Quintetto Golden State: Curry, Thompson, Durant, Green, Pachulia
Quintetto Cleveland: Irving, James, Love, Liggins, Thompson

I quarto
Il freddo incipit di partita viene subito infiammato da un fallo tecnico di Draymond Green, giustamente furibondo dopo un palese errore arbitrale che gli costa il secondo fallo. Cleveland, sospinta dal pubblico amico, si affida al talento cristallino di Irving e prende possesso dell’area avversaria fino all’entrata sul parquet di McGee. Durant ruggisce leoninamente griffando 10 punti e compensando gli “ineffabili” Curry e Thompson (tenuti a bada dall’ottima difesa Cavs), propiziando il +4 Warriors. I secondi quintetti non demeritano e +2 Warriors (27-25) non nasconde un equilibrio che non è che il miglior ingrediente del sano agonismo.

II quarto
Il fatto che Golden State sia in vantaggio di 5 lunghezze nonostante l’imprecisione dall’arco è un brutto segnale per Cleveland, che piomba sotto di 8 (30-22) dopo aver sprecato un paio di situazioni e mismatch favorevoli. Liggins si infortuna alla gamba destra e Green viene nuovamente punito – opinabile anche questo fischio – per una difesa “onesta” su Kyrie Irving: cambierà il volto della gara? Golden State non riesce a spingere il coltello nella piaga e LeBron e compagni pareggiano la contesa facendo incetta di rimbalzi offensivi (55-50). Warriors avanti 55-52 sulla sirena ma Cleveland sembra paradossalmente avere inerzia ed energia sufficienti per ribaltare le sorti nei prossimi due quarti.

III quarto
Durant assurge a incontestabile leader dei Dubs, ma Pachulia non è in grado di offrire una protezione del ferro sufficientemente all’altezza: James brucia la retina con un clamoroso 3/4 dall’arco nel giro di pochi secondi e Cleveland è sempre lì (69-66 Warriors, a metà quarto). La partita continua ad emozionare: Tristan Thompson è magistrale per il lavoro sporco al servizio della squadra, Klay Thompson è micidiale sul catch-and-shoot. Durant pigia il piede sull’acceleratore nel momento giusto, permettendo ai suoi di finire la terza frazione in vantaggio di 7 punti: 87-80.

IV quarto
Con James a riposo in panchina, Cleveland si impantana in forzature poco fruttifere: KD fiuta l’opportunità e ammutolisce la Quicken Loans Arena inscrivendo un poderoso +13 (95-82) a 9 minuti dal termine. Con molta cortesia ed eleganza, i Warriors impacchettano un regalo inaspettato: 9-0 di parziale per il quintetto guidato da Uncle Drew e in men che non si dica Cleveland trova finalmente il vantaggio a meno di tre giri di orologio (105-103). Mezzo Ohio viene zittito da una mini-rimonta condita da una tripla di Curry, Irving replica ma a 13.5 secondi i Warriors conducono 108-107. Improvvisamente, un deja vu: Irving si prende il possesso e infila un tiro in allontanamento dal trascendentale coefficiente di difficoltà: Durant riceve la sfera ma cade sulla pressione di Jefferson (ci poteva stare il fallo). Cleveland vince 109-108!


CLEVELAND CAVALIERS – GOLDEN STATE WARRIORS   109 – 108

Golden State Warriors: Durant 36, Green 16, Pachulia 4, Thompson K. 24, Curry 15, Looney, McGee 2, Iguodala, Clark 4, West 5, Livingston 2, McCaw, Varejao ne. All. Kerr
Cleveland Cavaliers: James 31, Love 20, Thompson T. 8, Liggins, Irving 25, Shumpert 7, Jefferson 8, Frye 10, Dunleavy ne, Felder ne, Jones ne, McRae ne, Smith ne. All. Hoiberg

Rajone