Il Pagellone di Oscar Eleni

Fonte: Indiscreto.info a cura di Oscar Eleni

10 A Max MENETTI per come è uscito dalla depressione con i sarmati di Reggio Emilia. Allenatori del genere esaltano i maestri, ma cercano di camminare da soli. Sarà per questo che sono esclusi al piano di sopra e vengono magari messi in discussione pure a quello di sotto.

9 A BONACINI, 17 anni, e il lettone STRAUTINS, 18 se ci promettono di continuare nel lavoro che soltanto Reggio Emilia riesce a fare puntando sui talenti, ma non fermandosi a guardare o regalando loro creme solari e occhiali firmati. Non fateci pentire di avervi scelto come emblema nella notte magica degli Arzan al Pala Dozza.

8 A Pietro ARADORI che adesso ci ha condannato, dopo la super prestazione contro la ex Milano che lo scaricò, guarda caso, a subire l’attacco dal monte PEDRAZZI suo grande estimatore. Noi gli ricorderemo i 4 liberi sbagliati che potevano riaprire la partita, lui i 26 punti, la tromba che ha risvegliato persino Polonara.

7 Al BOLSHAKOV canturino che per molti è allenatore usurpatore, con tessera presa senza merito, non sa neppure l’inglese (“Come ha fatto l’esame?”, urlano dal fondo), perché da quando c’è lui l’Ottobre Rosso ha fatto le cose migliori.

6 A VENEZIA che fa bene a festeggiare la settima consecutiva in campionato, l’avvicinamento a Milano ora soltanto a più due, ma farà ancora meglio a rivedere la partita di Masnago dove si vedono bene certe debolezze se la concentrazione viene meno.

5 A CAPO D’ORLANDO non tanto per la legnata di Avellino, ma per non essere riuscita a trattenere Fitipaldo rapito dai turchi. Era quello che temevamo, che temiamo: le società piccole non ce la fanno a competere se le grandi sono squali.

4 Ad Ario COSTA costretto ad andare a chiedere scusa ai tifosi alla fine del tormentone perduto contro Pistoia a Pesaro. Giusto farlo se si è convinti di aver costruito la squadra giusta, altrimenti bisogna correre ai ripari prima che a chiedere scusa.

3 A BARGNANI se ci viene a dire, come fa sempre, che i suoi critici parlano soltanto per ignoranza o invidia. Ora il suo allenatore a Vitoria fa sapere che senza di lui i baschi giocano meglio e persino Jackson, che sta divorziando dalla figlia del ricco di Los Angeles, che se la gode a New York, ha trovato finalmente chi la pensa come lui sui difficili recuperi da infortunio del mago tanto caro ai cantori del canestro che sa sputare.

2 Ai MALIGNI presuntuosi convinti che questa MILANO orribile da vedere, da sentire, sia vittima di un maleficio. No, è proprio farina del loro piccolo sacco. E chi lancia sventure sugli altri, prima o poi, si ritrova la freccia dove non pensava che potesse arrivare.

1 Al GRUPPO ITALIA dell’Emporio che vive frustrato al servizio di stranieri che un tempo non avrebbero neppure resistito a certe partite di allenamento. Cambino faccia, atteggiamento, modo di chiedere spazio, non seguano chi, per la difesa, segue il bue che dice cornuto all’asino.

0 A Jasmin REPESA perché non trovare negatività nella sconfitta con Reggio, non riuscire a dominare la maleducazione di chi neppure gli tende la mano dopo un cambio, è un segnale davvero negativo. Ora se questa Milano che va ad allenarsi pure a Natale, lo hanno fatto tutti, più o meno, è quella che regge 10’ e sperpera 17 punti di vantaggio, allora bisogna ammettere che è una porta aerei, piccoli eh, finita in secca.