Sbatte contro Ravenna l’entusiasmo della GSA Apu Udine: dopo due vittorie consecutive, la formazione di Lino Lardo deve alzare bandiera bianca in terra romagnola. Nel match dell’Epifania, infatti, il team bianconero si arrende 81 – 73, un risultato che però non racconta del dominio complessivo dei padroni di casa nei due quarti centrali, prima di tirare i remi in barca ed “accontentarsi” delle otto lunghezze finali, sufficienti per conquistare il referto rosa.
E’ sempre emergenza infortuni per Udine, visto che Vanuzzo e Castelli non ci sono e la coppia Zacchetti – Truccolo è ancora malconcia: ci sarà qualche minuto, quindi, per la coppia Gatto – Diop, i due giovani leoni che nelle esibizioni con Treviso e Fortitudo si sono difesi egregiamente, ma questa volta non basterà. Nel primo quarto, comunque, gli ospiti tengono molto bene: a centro area, Cuccarolo (5/5 da due, 2/2 ai liberi, 4 rimbalzi) è preciso e riesce a mettersi in luce anche in fase realizzativa, mentre Pinton ci mette come sempre pericolosità dal perimetro. Ray fatica a mettersi in moto e rimane in ombra, Ravenna non fa una piega e, quando Cuccarolo deve rifiatare, ecco che emergono i difetti di una Udine cortissima sotto canestro: Chiumenti (4/7 da due, 6 rimbalzi in 14 minuti) è il solito concentrato di energia e, insieme a Masciadri (3/3 da due, 3/4 da tre, 5 rimbalzi, 4 assist) provoca più di qualche problema alla formazione di Lardo. Sono i lunghi italiani a fare la differenza e, in apertura di secondo quarto, il parziale di Ravenna è di 14 – 4, tanto che la OraSì allunga a +12. I romagnoli conquistano un buon vantaggio, giocando bene e riuscendo a dominare a rimbalzo, grazie all’apporto di tutti: 45 – 32 all’intervallo lungo, poi nella ripresa Udine cerca di rispondere con un positivo Okoye (7/11 da due, 1/6 da tre, 7/9 ai liberi, 6 falli subiti, 4 rimbalzi, 3 recuperi), ma non basta perché dall’altra parte tutti gli effettivi di Martino si rendono utilissimi quando chiamati in causa.
Ray è un oggetto misterioso, Udine sprofonda ed arriva addirittura a -28: c’è solo Ravenna in campo, poi sul finire della terza frazione una piccola reazione ospite porta un parziale di 0 – 10 che rende meno pesante il divario, nonostante l’infortunio a Truccolo che deve uscire definitivamente dal campo (distorsione a un ginocchio per l’esterno classe 1989 nativo di Pordenone).
L’ultimo periodo vede Ravenna rilassarsi, con Smith (5/12 da due, 2/3 ai liberi, 9 rimbalzi) che mette a posto le proprie cifre, mentre Marks addirittura si permette una partita da soli 4 punti; ma ci pensano gli altri di Martino. Udine, con una reazione d’orgoglio, si riporta ad un distacco “degno”. I friulani non vogliono mollare e, sempre con il trio Okoye – Cuccarolo – Pinton, rimontano fino ad arrivare all’81 – 73 conclusivo; più concreta e precisa Ravenna, mentre Udine ora dovrà cercare di riallinearsi, anche cercando di capire l’entità dell’infortunio di Truccolo.
RAVENNA – APU UDINE 81 – 73
OraSì Basket Ravenna: Smith 12, Scaccabarozzi, Sgorbati 10, Chiumenti 8, Marks 4, Raschi 6, Masciadri 15, Tambone 10, Crusca 1, Seck, Sabatini 15. All. Martino
GSA Apu Udine: Diop 2, Gatto, Okoye 24, Zacchetti 4, Truccolo, Nobile, Cuccarolo 12, Traini 5, Pinton 13, Ferrari 9, Ray 4, Chiti ne. All. Lardo
Parziali: 21-19, 45-32, 64-46
Arbitri: Terranova, Salustri e Centonza