Fonte: Indiscreto.info a cura di Oscar Eleni
10 A CREMONA per essere uscita dal pantano andando a cercare nella depressione di Reggio Emilia. Forse si salveranno, di certo hanno fatto sapere che molte volte non tutto quello che luccica è per le gazze del sistema.
9 Al DI CARLO che ha fatto un capolavoro con Capo d’Orlando ma riesce ancora ad arrabbiarsi con la sua squadra pur sapendo che la perdita di Fitipaldo ha spostato certi equilibri.
8 Alla pasionaria presidentessa di Brescia, la rossa da combattimento BRAGAGLIO che, in coppia col Bonetti ha ridato alla città che esaltò le qualità del barone Sales, una bella squadra, magari non al livello dei giorni di Laimbeer e Iavaroni, ma certo con questi fratelli Vitali sta facendo cose importanti e non è un caso che a guidarli sia un livornese come Diana: falso timido.
7 Alla sfida AVELLINO-SASSARI di coppa Italia che sarà forse la più intrigante nelle giornate di qualificazione a Rimini. C’è del nuovo in quello che hanno ricostruito in Sardegna, in quello che ha fatto Alberani in Irpinia dove Marques Green ha già il suo monumento maradoniano.
6 Al DE RAFFAELE che ama davvero far rimangiare la lingua ai soloni. Ci sembrava in flessione dopo Varese, forse lo era, ma andare a vincere nei supplementari a Brindisi senza Peric, Tonut e Filloy vuol dire che ha lavorato bene proteggendo anche veterani che sembravano oltre la frutta.
5 A Lino FRATTIN per non averci invitato alla presentazione quando lo hanno scelto come allenatore dei messicani del Correcaminos all’esordio contro l’Aguacaliente. Vogliamo bene a gente come lui che ha sempre accettato il lavoro oscuro, la vita nomade. La stessa cosa vale per il Calvani passato da Recanati a Prishtina.
4 A Giacomo GALANDA perché le dimissioni dalle cariche che aveva in Basket Magazine, una bella creatura, un bel giornale, logiche se diventi consigliere federale, ci sembrano una lezione che non capirà nessuno in un Paese da ora illegale perenne, in un basket dove i furbi grufolano sempre.
3 Agli OROSCOPI che sembrano davvero negare la felicità ad Azzurra, adesso anche Denver mette in discussione Gallinari, che vietano l’aggiramento delle regole per naturalizzare chi ci servirebbe, magari il pivot di Brescia o, magari, l’Arciadiacono che ha rifiutato Capo d’Orlando preferendo la sua America, previsioni che non fanno bene a Messina dopo l’infortunio di Aradori, ultimo della serie, il difficile esordio di Gentile nel derby di Atene (0 su 5). Cercare uno sciamano oltre il Circeo.
2 A REPESA che continua a portarsi dietro la sfortuna anche se rimanere bloccati ad Istanbul per la neve è stata forse la meno dolorosa delle sventure, Lontano dagli occhi, lontano da tutto. Meglio certi silenzi.
1 A TRENTO non per aver mancato le finali di coppa Italia perché le è andato davvero tutto storto, ma per questo ritardo nelle correzioni di una squadra che avrebbe ancora molto da dire. Vero che non si devono buttare via i soldi, ma il ferro della passione va battuto ancora prima che la pallavolo torni padrona assoluta.
0 A VARESE perché tutti si passano la palla avvelenata e nessuno ammette che le cose non sono state fatte benissimo, promettendo e sognando ciò che non si poteva mantenere, né con Moretti, sfasciato su una coppa da non fare, Caja che pensava davvero di poter cambiare la testa di gente che non sa davvero guardare verso il tetto di Masnago. Ora il rischio retrocessione è da condividere con Cremona e Pesaro. Non una facile gestione. Varese, come Pesaro deve guardarsi dentro, non indietro.