Un passo indietro inaspettato, e sorprendente in negativo. Da una delle migliori prestazioni stagionali, coincisa con il +17 di Sarcedo, a una delle peggiori, anzi forse la peggiore in assoluto considerato che rispetto alla sconfitta patita a Treviso stavolta l’Abf poteva giocare in casa, un fattore sempre importante nello spingere le biancocelesti.
Stavolta no, perché si è vista, o meglio intravista, un’Abf irriconoscibile, scesa in campo, nel derby regionale con l’Oma Trieste, con le gambe ma evidentemente non con la testa. Sono i freddi numeri a condannare le monfalconesi: 7 punti segnati nel primo quarto, 5 (solo dalla lunetta) nel terzo, 37 totali, frutto di un inequivocabile 10/53 dal campo. Impossibile vincere contro chiunque con queste medie, neppure contro la penultima della classe, cui peraltro va dato merito di aver affrontato la gara con il giusto spirito, frutto non solo dell’evidentemente azzeccato cambio in panchina ma anche del bisogno di punti in chiave salvezza. Le triestine, come detto, hanno fatto la differenza nel terzo parziale, vinto 16-5, contro un’Abf che ha provato una reazione sterile nell’ultimo quarto ma senza dare mai l’impressione di credere nella rimonta.
Una prova di scarsa aggressività, con le ragazze di coach Banello che spesso si sono accontentate del tiro comodo, un piazzato da fuori, senza peraltro segnare quasi mai. Mai nel caso della coppia Battistel-Croce, infallibili a Sarcedo, con le polveri bagnate sabato sera: per loro 0/17 in coppia da 3 punti. Le lunghe si sono battute a rimbalzo e in difesa, ma non hanno fatto davvero la differenza, uniche a salvarsi, allora, la Rosati, ultima ad arrendersi, e la giovane Revelant, che sta crescendo partita dopo partita nel ruolo di secondo playmaker.
“Non abbiamo mai segnato così poco in casa – analizza coach Banello – e non abbiamo alibi: l’Oma ci ha surclassato in voglia, fame, intensità. Ci è tornato fuori il virus di Treviso, anche là avevamo fatto scena muta. E’ che non mi aspettavo una prova del genere dopo la prestazione di Sarcedo: tutto avrei detto meno che lasciassimo la testa in spogliatoio. Fa ancora più rabbia aver perso pur subendo solo 51 punti: voglio dire, brave loro ad aver giocato con lo spirito di chi deve arrivare alla salvezza, ma non hanno certo giocato una partita memorabile dal punto di vista offensivo. Eppure, ci hanno dominato. Abbiamo sbagliato tutte le letture in attacco, abbiamo fatto sempre la scelta sbagliata. Una prova talmente negativa che non può non essere solamente un incidente di percorso. Voltiamo pagina”. Per l’Abf adesso arriva la sosta, in una posizione di classifica che è il classico limbo, lontana allo stesso modo da play-off e play-out. “E’ una classifica che non ci accontenta, perché per essere certi di non restare invischiati nella lotta play-out dobbiamo continuare a guardare avanti. Personalmente io voglio ancora credere al terzo posto e mi aspetto che le ragazze facciano altrettanto. L’orgoglio, come abbiamo dimostrato in più occasioni, non ci manca, e neppure l’esperienza per ripartire bene dopo la sosta”.
ABF MONFALCONE – OMA TRIESTE 37-51 (7-4, 18-23; 23-39)
Abf Monfalcone: Noemi Vecchiet, Revelant 3, Degrassi 6, Rosso 1, Cossaro, Sustersich 5, Zentilin n.e., Battistel, Debora Vecchiet 5, Buiatti n.e., Rosati 9, Croce 8. Coach: Fabio Banello.